Benevento – Sono 234 nuovi utenti, 68 pasti giornalieri in media, 172 persone ammesse al Market Solidale, 150 Euro il valore commerciale di ogni paniere distribuito dal Market.
Questi alcuni dei numeri più significativi emersi nel corso della presentazione del Report di febbraio 2018 sulla povertà da parte del Direttore della Caritas diocesano don Nicola De Blasio che ne ha parlato durante la presentazione conferenza stampa di presentazione della campagna di fundraising “Uova di Pasqua Solidali” di Caritas Benevento e delle azioni di sostegno all’indigenza alle quali il fundraising è destinato.
I numeri di questo Report, ha detto il Direttore, “Sono molto preoccupanti”: infatti, ha precisato don Nicola, nel 2017 il Centro di Ascolto Diocesano e l’Ufficio Immigrazione hanno censito 524 persone sulla soglia della povertà, cioé che versano in condizione di disagio. La mensa diocesana ha servito nel 2017 a quanti ne avevano bisogno 9.958 pasti al tavolo, mentre i pasti da asporto consegnati sono stati ben 49.239, con una media di 4.933 di pasti al mese ovvero 163 al giorno. Inoltre è emerso che in tutto il 2017 siano sensibilmente aumentati gli interventi della Caritas rispetto al 2016.
Don Nicola ha dichiarato che si è registrato un +70% nella fornitura di beni e servizi materiali alle persone in condizioni di disagio sociale. I sussidi economici elargiti nel 2017 dalla Caritas si è registrato un +17% rispetto all’anno precedente che aveva a sua volta segnato un + 20% a fronte dell’anno prima.
Don Nicola non si è sottratto ad un suo giudizio circa il risultato elettorale del 4 marzo che ha visto un balzo in avanti sensibile della Lega di Salvini, notoriamente contrario alle politiche di accoglienza degli immigrati, don Nicola ha detto di non temere una paventata chiusura degli Sprar, che sono appunto i centri di accoglienza attrezzati, perché gli stessi sono previsti dalla legge. Nel Sannio è emerso anche un particolare gradimento al partito di Salvini.
“Tutti hanno fomentato sul fuoco. Non mi meraviglio del dato sannita nei confronti dei leghisti ma piuttosto a quello di Macerata. Soffiare sul fuoco sulla violenza ha dato i suoi frutti”.
Ma don Nicola ha anche detto di aspettarsi dal nuovo Governo non una politica assistenzialista nei confronti dell’immigrato, quanto piuttosto in un supporto.
Don Nicola ha sottollineato:“Non c’è ripresa e il Reddito di Inclusione Sociale ha difficoltà a partire perchè i nostri ambiti territoriali non hanno personale qualificato specializzato e sufficiente per la presa in carica di famiglia”
Un appello al prossimo Governo all’indomani delle elezioni politiche: “Non si possono mettere in campo politiche assistenzialiste e non far emergere le persone dalla povertà. Noi vogliamo costringere a chi è chiamato a governare a mettere tutte le persone allo stesso livello. Lo Stato non deve assistere ma creare opportunità”.
Sugli Sprar ha rimarcato: “ Ha permesso di mettere insieme il fragile italiano e il fragile straniero che possono costruire sul posto una nuova comunità”.
Poi ha aggiunto: “Non si possono alzare ponti e mettere recinti, quindi non possiamo non accogliere gli stranieri. I sindaci devono assumersi la responsabilità della governance attraverso gli Sprar, perché hanno gli stumenti e i soldi e tolgono tutto questo dalle mani della criminalità.”
Quindi ha concluso: “Cambiare la politica significa chiudere i Cas e i Cara dove l’immigrato non è trattato con dignità, a differenza degli Sprar dove invece svolge percorsi personalizzati per affrancarsi”.