Benevento – Esterno offensivo o attaccante centrale all’occorrenza. Quando c’è stato bisogno di Matteo Politano, il giocatore cresciuto nella Roma e arrivato dall’Inter alle pendici del Vesuvio ha risposto presente. Un jolly per Gennaro Gattuso, pronto a trasformarsi in un asso nella manica se la situazione lo richiede. Se non parte dal primo minuto, Politano sa farsi apprezzare e notare anche a partita in corso, sfruttando quelle che sono le sue doti: agilità e rapidità. Qualità che, quando affiora la stanchezza negli avversari, possono rivelarsi determinanti.
Partendo dalla panchina, solo un giocatore ha fatto meglio del classe 1993 nei top-5 campionati europei: l’attaccante Sasa Kalajdzic dello Stoccarda, l’austriaco ha realizzato cinque reti da subentrato. Se non segna, però, Politano riesce lo stesso a lasciare… il segno. Nel derby di andata con il Benevento, Gattuso si affidò proprio a lui per ribaltare l’iniziale vantaggio giallorosso realizzato da Roberto Insigne, gettandolo nella mischia al 13′ del secondo tempo.
Due minuti ed ecco confezionato l’assist per l’altro Insigne, Lorenzo, e Napoli nuovamente in partita. Una mazzata per la Strega che poco dopo si ritrovò addirittura sotto nel punteggio per effetto della rete messa a segno da Petagna, bravo a capitalizzare un’azione partita dai piedi, guarda caso, di Politano. Stasera, considerando anche i problemi nel reparto avanzato del Napoli, il numero 21 potrebbe giocare dal primo minuto e per Inzaghi, forse, sarà meglio così.