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La “voce” dell’Arma va in pensione, Andrea Sgarra carabiniere gentiluomo

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Benevento – Il Luogotenente Andrea Sgarra lascia il servizio nell’Arma dei Carabinieri per sopraggiunti limiti di età.  Il 1 gennaio sarà in congedo, sebbene, come tutti sanno, un Carabiniere resta Carabiniere anche quando va in pensione: l’Arma non la si lascia mai del tutto e anche Sgarra, crediamo, non lascerà mai del tutto l’Arma. Ma la pensione arriva per tutti e si conclude così anche il lunghissimo cammino di Andrea Sgarra nella Benemerita.  Anni di vita dedicati alla divisa ed al servizio del Paese nel Sannio. In particolare, quello che per chi scrive queste note ha avuto maggiore risalto, sono stati i sedici anni nel corso dei quali ha avuto la pazienza di intrattenere i rapporti con gli organi di informazione per conto del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento. In realtà Sgarra è stato un vero e proprio punto di riferimento per tutti i giornalisti.

Sgarra nasce in Puglia, per la precisione è originario di uno dei posti più belli di quella fantastica regione del Paese, Andria, ma ha finito la sua carriera con l’amare molto Benevento ed il Sannio, anche se, sorprendentemente (ovviamente nell’ottica di un amante del calcio locale), è tifosissimo della Fiorentina. Questa passione per l’Arno e dintorni è stata però dal sottoscritto (e da tanti Colleghi) sempre agevolmente scusata: Sgarra è infatti una persona tanto garbata, cortese, preparata e corretta che è risultato impossibile non perdonargli la “deriva” di quella passione calcistica tanto inusuale alle nostre latitudini.  Difatti, il Luogotenente Sgarra non ha mai mancato una sola volta di dare concreta dimostrazione della sua straordinaria dote di ascolto e di attenzione nei confronti del cronista alla perenne caccia di notizie. Di giorno in giorno si è prima creato e poi consolidato un rapporto non solo di lavoro, ma anche umano grazie alla sua disponibilità mai venuta meno. Sgarra ha la capacità di dare consigli senza mai avere l’aria di farlo e comunque la sua schiettezza, esemplare, da vero uomo delle istituzioni, interprete importante di un ruolo assai delicato e difficile, è stata sempre tale da poterlo tranquillamente additare ad esempio. Domani, 31 dicembre, sarà il suo ultimo giorno di lavoro e chiunque verrà al suo posto non riuscirà mai a cancellare il grande ricordo che Sgarra lascia in chi scrive e in tutti i Colleghi. Per capire meglio quello che Sgarra ha rappresentato fino ad oggi è certamente più utile riportare le sue stesse parole che ha voluto usare per il commiato inviato alle redazioni. 

Abusando della mia funzione di addetto ai rapporti con la stampa, – scrive – ancora per qualche ora, come già vi è stato preannunciato, il 31 dicembre 2021, con grande commozione mi accingo a lasciare l’Arma dei Carabinieri per sopraggiunti limiti d’età. Oltre alle legittime soddisfazioni intrinseche ricevute all’interno dell’Istituzione, in particolare, come comandante del Nucleo Informativo, ho avuto la possibilità in questi anni di stabilire con voi tutti un continuo rapporto sia professionale che umano. Per questo motivo sento la necessità di salutarvi e ringraziarvi per la fiducia e la comprensione che mi avete sempre accordato. Voglio, inoltre, attestarvi la mia mia profonda stima per il vostro prezioso operato, a volte poco riconosciuto. Nel rimarcare che mi mancherete, comunque, vi rivolgo un Arrivederci, anche perché come saprete, rimarrò a fare il pensionato a Benevento, città che ha “stregato” non solo me, ma anche la mia famiglia originaria di Andria”. Forse, il modo migliore per chiosare il messaggio di Sgarra è questo: grazie, di cuore, caro Luogotenente, per tutto quello che ha fatto in tanti anni di lavoro nell’Arma a favore dei cittadini e dei giornalisti. 

 
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