Parma – Il veleno è nella coda. Uno zero a zero apparentemente blindato, viene cancellato all’ultimo pallone del match, punendo oltremodo un buon Benevento. I giallorossi cadono al Tardini, al termine di un match giocato a testa alta contro il Parma, una delle grandi favorite. Buffon corre più di un rischio nell’arco dei novanta minuti, contro un Benevento ben messo in campo e decisamente più equilibrato rispetto all’Alessandria. All’ultimo respiro, invece, la giocata di Mihaila regala un dispiacere a Caserta che adesso avrà due settimane di tempo per oleare i meccanismi e alla ripresa non ci sarà più l’assillo del mercato.
La partita – Prima in casa per Maresca che sceglie il 4-3-3 lanciando subito l’ultimo arrivato Cobbaut. Il tecnico ducale si affida a Busi, confermando per il resto la formazione ammirata a Frosinone. Non cambia Caserta, Benevento ancora con il 4-2-3-1. L’unica novità è il debutto dal primo minuto di Barba al posto dell’infortunato Pastina.
Inizio di personalità della Strega che procura subito uno spavento a Buffon, il portiere osserva finire sul fondo il colpo di testa di Ionita su traversone di Letizia. La risposta ducale è immediata, al termine di un bel fraseggio palla a terra, Brunetta elude l’intervento di Letizia concludendo alto di destro. Il primo a sporcarsi i guanti, però, è Buffon, costretto a intervenire sul rasoterra di Calò e sul successivo diagonale di Improta. Il più pericoloso nel Parma è ancora Brunetta, l’argentino ci prova direttamente da punizione mandando a lato di poco. Da palla inattiva nasce anche il gol di Schiattarella, a cancellare la beffa dell’ex è il var per la posizione di evidente fuorigioco di Tutino a disturbare Paleari. Scampato il pericolo, la Strega si riaffaccia in avanti con Insigne, i due tentativi del partenopeo vengono stoppati da Buffon.
Il secondo tempo riparte senza cambi e senza particolari emozioni, fino a quando non sale in cattedra Sau. Il sardo ci prova di destro e di testa, in entrambi i casi mancando di poco i pali difesi da Buffon. Ribaltamento di fronte e Man semina avversari, il sinistro finale viene bloccato da Paleari. Il primo a cambiare a Maresca, il tecnico ducale inserisce Camara e Inglese. La risposta di di Caserta non tarda ad arrivare, dentro Moncini e Acampora. Non cambia modulo la Strega, è Ionita ad alzarsi nella posizione di trequartista come successo in Coppa Italia con la Spal. Alla mezz’ora il primo squillo della gara di Vazquez: El Mudo inventa per Inglese, conclusione respinta in angolo da Paleari. E’ il momento clou del match, lo sanno Maresca e Caserta che inseriscono rispettivamente Mihaila e Lapadula. I cambi sembrano non dare una scossa al match e le poche emozioni vengono cancellate dalle bandierine degli assistenti. In pieno recupero, invece, Moncini ha sui piedi la palla del colpaccio, la girata dell’attaccante è debole e facile preda di Buffon. Sembra finita ma il lancio lungo di Vazquez al 52′ trova Mihaila, il rumeno sfrutta l’errore di Barba per beffare Paleari e il Benevento. Un gol che equivale a una punizione troppo severa per la Strega.
Parma-Benevento 1-0
Rete: 52’st Mihaila
Parma (4-3-3): Buffon; Sohm, Osorio, Cobbaut, Busi; Juric (15’st Camara), Schiattarella (35’st Zagaritis), Vazquez; Man (15’st Inglese), Tutino (32’st Mihaila), Brunetta. A disp.: Colombi, Dierckx, Iacoponi, Benedyczak, Valenti, Andrade. All.: Vincenzo Maresca
Benevento (4-2-3-1): Paleari; Letizia, Glik, Barba, Foulon; Calò (32’st Lapadula), Ionita; Elia (41’st Masciangelo), Insigne (18’st Acampora), Improta; Sau (18’st Moncini). A disp.: Manfredini, Basit, Vokic, Kragl, Vogliacco, Di Serio, Talia, Sanogo. All.: Fabio Caserta
Arbitro: Andrea Colombo di Como
Assistenti: Daniele Bindoni di Venezia e Niccolò Pagliardini di Arezzo
IV uomo: Paolo Bitonti di Bologna
Var (A/Var): Luca Pairetto di Nichelino (Nicola Carbone di Torino)
Ammoniti: Man, Juric, Mihaila per il Parma, Glik, Acampora per il Benevento
Note – Recupero: 2’pt, 4’st