Cosenza – Troppo forte il Benevento per il Cosenza di Piero Braglia, sconfitto al Marulla da un gol di Insigne. Di seguito le pagelle dei rossoblu:
Saracco 6: Incolpevole sul gol di Insigne, è reattivo nelle altre circostanza. Bravo su Viola al 73′, quando evita il possibile 2-0 giallorosso.
Capela 5,5: Ruvido negli interventi, sembra non riuscire a trovare le misure all’attacco giallorosso. Braglia sacrifica lui quando c’è da cambiare modulo. (Machach 5: Entra per dare il cambio di passo, ma nonostante l’impegno la mossa non riesce)
Monaco 5: Rischia il pasticcio sullo zero a zero, ma dà la sensazione di non essere mai sicuro nella gestione difensiva.
Idda 5: Pur essendo ben oleato, il sodalizio con Monaco non decolla e il Benevento rischia più volte di approfittarne.
Casasola 6: Ammonito nella prima frazione, si limita negli interventi nella seconda. Non riesce mai a dare fondo alle sue caratteristiche per crossare o liberare il tiro.
Prezioso 5: Esce a fine primo tempo perché in odore di rosso. Non trova la giusta collocazione nel 3-4-3 iniziale rossoblu. Fuori dagli schemi e fuori tempo. (1’st Broh 5: Braglia lo inserisce per metterci intensità, ma non si fa valere)
Bruccini 5: Ci si aspettava di più da lui, soprattutto dopo il rosso comminato a Volta, ma i suoi inserimenti non si vedono praticamente mai.
D’Orazio 5,5: L’unica circostanza in cui si fa realmente notare è quella del cross per Pierini nel primo tempo, poi tanto compitino e pochi spunti, nonostante la superiorità numerica della ripresa. (72′ Lazaar 6: Entra per dare un po’ di verve e almeno ci prova: il suo sinistro da fuori al 78′ termina di poco sul fondo)
Baez 5: La sua presenza in campo è impalpabile. Mai pericoloso, mai nell’azione. Eppure resta in campo novanta minuti.
Asencio 5,5: Fa movimento, cerca di trovare spazio, ma è chiuso nella morsa difensiva giallorossa, come accaduto a tanti colleghi quando si sono trovati contro la Strega.
Pierini 6,5: E’ il migliore in assoluto della sua squadra. Sfiora il gol di testa nella prima frazione, recrimina un calcio di rigore e chiama nel finale Montipò al grande intervento. Non si può dire che non ci abbia provato.
Braglia 5: Il Cosenza non mostra grandi idee e compie un passo indietro alle recenti prestazioni avare di punti ma non di gioco. Con gli avversari in dieci era lecito attendersi un’offensiva più veemente.