Como – In superiorità numerica per oltre 70 minuti, il Como non va oltre l’1-1 contro il Benevento al Sinigaglia. Le pagelle dei lariani:
Gori 5,5: Lapadula lo fulmina nell’azione del pareggio, nel resto della gara non è chiamato a grossi interventi.
Vignali 6: Bravo a inserirsi e conquistare il rigore del momentaneo vantaggio. Poche sbavature in fase difensiva.
Scaglia 5,5: Quando Lapadula decide di puntarlo finisce per sudare freddo, il peruviano lo grazia nel finale.
Varnier 5: Errore imperdonabile nell’azione del pari giallorosso, quando consegna a Tello la palla in uscita.
Cagnano 6: Gara di quantità del terzino sinistro che spinge quando può e fa vedere buone cose in difesa (33’st Ioannou s.v.: l’ammonizione è l’unica cosa da segnalare della sua partita)
Iovine 6: Non si risparmia e arriva spesso al cross, esce dal campo sfinito. (17’st Chajia 5,5: col suo ingresso cerca di imprimere il suo marchio alla sfida tenendo alto il ritmo, nel finale però si abbassa anche lui).
Bellemo 6: Primo tempo di spessore, ma nella parte centrale della sfida manca qualcosa e il Como finisce addirittura per perdere il centrocmapo.
Arrigoni 5,5: Stesso discorso del compagno di reparto. L’intesa c’è ma si arena un po’ quando le responsabilità aumentano e il Como dovrebbe fare qualcosa per vincerla. (33’st H’Maidat s.v.).
Parigini 6: Prova a metterla sulla velocità ingaggiando duelli con Letizia, a volte ne esce vincitore ma alla prova dei fatti non è pericoloso. (33’st Gabrielloni s.v.: ammonito poco dopo il suo ingresso, in zona gol è evanescente).
Cerri 6: Prova a dare la scossa dopo soli tre minuti ma spara fuori, poi segna il rigore del vantaggio e battibecca con Paleari. Nella ripresa sparisce un po’ dai radar.
Gliozzi 5,5: Un avvio sprint lasciava presagire una certa pericolosità, invece si spegne col passare dei minuti. (17’st La Gumina 5: Non dà alla partita la svolta che Gattuso sperava di vedere).
Gattuso 5,5: Il suo Como, seppur a intermittenza, dimostra di esserci. Troppa passività però nel secondo tempo, quando avrebbe l’obbligo di provare l’azzardo per arrivare ai tre punti, ma occorre mettersi nei suoi panni: dopo tre ko di fila anche un punto contro il Benevento può valere tanto. Nonostante la superiorità numerica.