Benevento – La Roma non sfrutta la superiorità numerica e impatta al Ciro Vigorito contro un Benevento solito e organizzato. Le pagelle dei capitolini.
Lopez 6: Più impegnativo il primo tempo per lui. Nel secondo il pericolo maggiore è quello che non corre, perché Tello glielo risparmia con un errore banale.
Fazio 6: Rimedia un giallo in avvio e questo finisce per pesargli, ma per sua fortuna il Benevento nel secondo tempo si fa vedere poco dalle sue parti. (27’st Juan Jesus 6: un paio di chiusure gli fanno guadagnare la sufficienza).
Mancini 6: Regista di una difesa sperimentale, non commette errori. Semmai la notizia è che non si faccia valere in zona gol sui calci piazzati.
Spinazzola 6,5: Il migliore della Roma. Gioca da terzo di difesa ma conquista spesso il fondo, si accentra e disegna cambi di gioco.
Karsdorp 5,5: Foulon lo limita bene per tutta la gara, pochi cross realmente pericolosi (27’st Pedro 5: non riesce a cambiare ritmo alla partita, era entrato proprio per questo)
Villar 5: Si abbassa spesso a prendere la palla sulla linea dei difensori, ma oltre questo automatismo non si vede granché.
Veretout 5: Nel primo tempo lo si nota poco, a inizio ripresa prova la zampata ma conclude male. Fonseca lo sacrifica per inserire Dzeko. (13’st Dzeko 5,5: una sponda e un colpo di testa debole. Non un ingresso brillante).
Bruno Peres 6: Dei due esterni è quello che spinge di più, ma Depaoli lo contiene bene lasciandogli solo le briciole.
Pellegrini 6: Una grandissima occasione per tempo, ma prima gli dice di no Montipò e poi Caldirola, che salva sulla linea.
Mayoral 5: Invisibile, al netto di qualche spunto tentato nel primo tempo. Sparisce completamente nella ripresa, quando ci sarebbe stato bisogno della sua presenza in area.
Mkhitaryan 5,5: Nel primo tempo non pervenuto, poi fa un paio di cose buone nella ripresa causando l’espulsione di Glik e chiamando Montipò all’uscita bassa. (37’ st El Shaarawy s.v.: Foulon lo stende in area, sarebbe stato un episodio determinante se non ci fosse stato il Var).
Fonseca 5: Roma forse stanca ma certamente senza grandi idee per liberarsi dalla morsa del Benevento. Nel finale getta nella mischia tutti gli attaccanti ma non capitalizza la superiorità numerica.