Benevento – Rovinosa caduta al Ciro Vigorito per il Pescara di Legrottaglie. Di seguito le pagelle degli abruzzesi dopo il 4-0.
Fiorillo 5: Quattro gol incassati, ma anche diverse buone parate – le migliori su Sau e Improta – che evitano guai peggiori contro un Benevento particolarmente arrabbiato.
Bettella 5: Si macchia di un grave errore nell’azione del raddoppio di Sau, poi impegna Montipò in fase offensiva ma non riesce a trovare il gol da posizione defilata.
Campagnaro 5: Dovrebbe guidare la difesa, ma il reparto resta in balia del Benevento per tutto l’arco del match.
Marafini 5: Schierato a sorpresa al posto di Scognamiglio, è spesso indeciso nella giocata sia nella difesa a tre che in quella a quattro. (82’ Diambo s.v.: pochi minuti per lui nel finale)
Masciangelo 6: Legrottaglie lo impiega sia a destra che a sinistra, lui mostra grande corsa e duttilità in una serata amara per gli abruzzesi. Bravo a evitare il 5-0 a Moncini con un bell’anticipo.
Clemenza 5: Ha grandi qualità ma non riesce a sfruttarle con continuità da interno nel 3-5-2 né da rifinitore nello schieramento adottato nella ripresa.
Bruno 5: Improta lo brucia nell’azione del 3-0, va in affanno sulla pressione giallorossa e non riesce a dettare i tempi .(59’ Melegoni 5,5: Il suo ingresso non incide sulla partita del Pescara, che è comunque già compromessa)
Memushaj 5,5: bella la penetrazione dopo il tandem con Galano che lo porta a tu per tu con Montipò, ma per il resto era lecito aspettarsi qualcosa di più al suo primo ‘ritorno’ al Vigorito.
Crecco 5: Nel primo tempo va in grandissima difficoltà sulla corsia sinistra, pressato da Maggio e Insigne. Nel secondo tempo gioca da interno di centrocampo ma non brilla.
Galano 6: E’ il più frizzante, anche grazie a qualità tecniche superiori a quelle di tanti compagni. Manda in porta Memushaj ma l’albanese spreca.
Borrelli 5: Una sola occasione, nella ripresa. Troppo poco davvero. (70’ Maniero 5: Non riesce a fare di meglio rispetto al compagno)
All. Legrottaglie 5: Fin dalle prime battute si è capito che il Benevento avrebbe dominato negli spazi lasciati incautamente liberi dai suoi. Dopo l’intervallo passa dal 3-5-2 al 4-3-1-2, ma la musica non cambia.
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