Le pagelle del Benevento – Moncini non incide, Caldirola spento

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Benevento – Il Benevento perde l’imbattibilità casalinga contro il Chievo. Al Vigorito decide un gol di Garritano. Le pagelle dei giallorossi: 

Montipò 6: Sul gol può ben poco, ma strappa consensi la sua parata nel finale su Ceter, quando mette in mostra tutti i suoi riflessi. 

Maggio 6: E’ in ritardo su Garritano in occasione del gol, pericoloso in zona gol una volta per tempo, ma in entrambi i casi non trova la porta. 

Caldirola 5: Distratto e compassato, non è in una grande serata. Si addormenta su Djordjevic nella ripresa rischiando seriamente di regalargli il raddoppio. 

Barba 6: Aveva salvato con un pizzico di fortuna il pari deviando sul palo la conclusione di Ceter. Poi se la cava tutto sommato bene.

Pastina 5: Ceter lo beffa in occasione dell’uno a zero approfittando del suo posizionamento errato. Va detto che è un centrale, si adatta a giocare da terzino sinistro. (1’st Rillo 6: Entra con personalità e limita i danni contro un Ceter fisicamente devastante) 

Kragl 6: Ci tenta un paio di volte da fuori ma non ottiene gli effetti sperati. Il tante volte decantato sinistro per questa volta non è letale. 

Basit 5: Poco pulito negli interventi e macchinoso nel fraseggio, perde troppi duelli a centrocampo (13’st Tello 5,5: Gioca da centrale di centrocampo senza incidere).  

Hetemaj 6,5: Solita gara di sostanza condita da un bel servizio per Maggio, Semper nell’occasione si salva come può.

Improta 6: Ha la chance propizia nel finale del primo tempo ma non è preciso. Nella ripresa si fa vedere più volte al cross. (31’st Di Serio s.v.:

Insigne 6: Nel primo tempo si vede poco ma nella ripresa sale di ritmo e disegna un bel filtrante per Moncini, che purtroppo spreca. (26’st Sau 5,5: Inzaghi prova a raddrizzare la gara con lui, ma la giocata non riesce)

Moncini 5: La sua presenza in area non trova riscontro nella pericolosità. La sensazione è che in alcuni casi avrebbe potuto fare di più di quanto provato. 

All. Inzaghi 6: Dà ancora molto spazio ai giovani e a chi ha giocato meno. Le risposte sono altalenanti. 

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