Sant’Arcangelo Trimonte (Bn) – Non sembra placarsi la discussione accesa sabato dopo l’omelia “No Vax” di Don Francesco Collarile nella Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Paduli. Il parroco, appartenente alla Chiesa del vicinissimo comune di Sant’Arcangelo Trimonte, si è lasciato andare ad un’omelia che ha sorpreso i presenti, richiamando una fortissima attenzione mediatica causata dal video divenuto virale sul web in cui lo si sentiva definire il vaccino contro il Covid-19 una “porcheria“.
Ad intervenire sulla vicenda erano stati in un primo momento il sindaco di Paduli, Domenico Vessichelli, ribadendo che “i padulesi sono di vedute apposte a quelle negazioniste di Don Francesco“, e il parroco don Enrico Iuliano, assente quel giorno dalla sua chiesa per un corso prematrimoniale e dunque sostituito da don Francesco Collarile. Resta solo il silenzio di monsignor Felice Accrocca e del vicario Franco Iampietro che hanno preferito non commentare la vicenda.
Solo ieri sono arrivare le scuse di Don Francesco Collarile, che ha ammesso: “Forse non ho trovato le parole giuste nella mia omelia”. Il parroco si è scusato attraverso un post pubblicato sui social che riportiamo integralmente:
“In riferimento alla mia omelia tenuta sabato scorso nella chiesa parrocchiale di Paduli (BN), forse non ho trovato le parole giuste per esprimere il mio pensiero: sono sinceramente dispiaciuto del vespaio che ne è seguito e me ne scuso. Nell’omelia intendevo sottolineare che un credente dovrebbe tenere in dialogo scienza e fede e che, quindi, contestualmente alla preoccupazione per la salute fisica, dovrebbe preoccuparsi anche della salute dell’anima. In tal senso credo sia importante richiamare l’attenzione alla dimensione soprannaturale, alla necessità della grazia quale aiuto e sostegno per la vita spirituale e, non di rado, per la vita fisica. Non possiamo, infatti, non tener conto della fragilità dell’esistenza e del fatto che nessuno di noi sa quando sarà il suo termine: esemplare, a questo proposito, la parabola del ricco epulone (Lc 16,19-31), tutto concentrato sulle cose di questo mondo, che non si accorge del giorno ormai imminente della sua fine. Punto cardine della nostra salvezza è la fede in Dio, che ci chiama a una continua conversione: era questo, appunto, il tema centrale del Vangelo della III domenica del tempo ordinario. Quanto al vaccino, io rispetto il lavoro degli scienziati e la ricerca affannosa e preziosa per mettere fine al disastro epocale che stiamo vivendo. Il vaccino rappresenta un grande apporto per il bene e il futuro della comunità umana. Come del resto afferma Papa Francesco, “credo che eticamente tutti debbano prendere il vaccino, è un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri””.