Benevento – Il problema dei rifiuti è da sempre tema caldo in Italia, in Campania lo è ancora di più considerate le difficoltà per reperire forza lavoro e trovare luoghi che possano accogliere tutta l’immondizia di ogni singolo centro. Ma il tema non è certo questo, non lo si può risolvere con un semplice articolo, anche se di denuncia. Piuttosto si tratta di un racconto curioso per far capire cosa accadeva e cosa accade attualmente nel capoluogo sannita. Avere un deposito per i mezzi della nettezza urbana in pieno centro sicuramente crea disagi. A Benevento si trova nella zona Ponticelli, nella parte in cui la strada si stringe di più. Far fare la manovra è quanto di più complicato ci possa essere, c’è da fermare il traffico e permettere al conducente del mezzo di poter entrare nel parcheggio. Ancora più difficoltoso se si pensa che la manovra prende maggiore tempo quando il mezzo deve lasciare la struttura, abbastanza piccola per mezzi del genere. La sosta dei mezzi avviene in entrambi i sensi marcia. Un disagio, non c’è dubbio, rispetto all’Ecocentro che è dislocato e che, quindi, non crea disagio alcuno. Ma, rispetto a qualche tempo fa, la situazione è anche migliorata perché prima, la sosta del camion all’interno del parcheggio, significava dare il via a una giornata fatta di odori veramente forti. Passare lungo la strada che collega Contrada Capodimonte all’arco di Traiano, significava dover fare un’operazione di passaggio a finestrini chiusi e naso otturato. Peggio ancora per gli abitanti della zona perché, non è stato detto, le abitazioni sono divise dal parcheggio dei mezzi da una strada, molto stretta. Trovarsi con la casa maleodorante era un attimo, la rabbia dei residenti si toccava con mano, anche perché al “profumo” bisognava aggiungere anche il rumore. Ma questa è storia di qualche tempo fa, una storia che è finita. Ora resta solo il disagio di un ingorgo che si crea nell’ora di punta e il rumore, quello non si può azzerare. Avere il parcheggio in pieno centro, però, non è solo prerogativa di Benevento, anche se si tratta di aree che dovrebbero essere dislocate rispetto al centro cittadino. Ma il capoluogo sannita è l’unico nel suo genere? La risposta è ovviamente no e purtroppo emerge un dato assolutamente negativo. Ci si sforza di considerare l’Italia come un paese unico ma passeggiando lungo lo stivale, almeno per alcuni aspetti, il divario esiste. E il discorso nettezza urbana fa parte del distinguo nazionale. Partendo dal Nord, la situazione è ottimale per gli abitanti di Bolzano, Trento, Bergamo e Bologna che hanno il proprio deposito lontano dalla città. Bene a Collestrada, in provincia di Perugia, un po’ meno a Firenze dove esiste una certa vicinanza con uffici e abitazioni. Mano a mano che si scende la situazione inizia a peggiorare. A Roma c’è la discarica di fianco alle case, a Genova pure. Reggio Calabria vive la stessa situazione di Benevento, una strada a dividere case e parcheggio per i mezzi. Si cambia regione e la situazione non varia. In Puglia come in Sicilia come, infine, in Sardegna. Situazioni al limite per Bari, Palermo e Cagliari. E poi ci sono storie border line, casi isolati che hanno fatto tanto scalpore. Come è accaduto lo scorso anno a Cascina con una signora che si è trovata l’area per i camion pieno di immondizia sotto il balcone di casa. Oppure come qualche anno fa ad Ischia con i camion parcheggiati davanti al palazzetto dello sport o al porto. Infine, storia di qualche mese fa, ad Agropoli la zona adibita per i mezzi della nettezza urbana era quella antistante lo stadio Guariglia. Un vero e proprio problema, un disagio per la città di Benevento in una zona ad alta densità e con un flusso di automobilisti importante (è anche la strada di accesso al viale che porta al Cimitero). Possibile che non ci sia un luogo che possa ospitare questi mezzi? Trovare una risposta a questa domanda significherebbe agevolare i cittadini e anche i lavoratori dell’Asia, da sempre alle prese con manovre ai limiti dell’impossibile.
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