Benevento – Successo di pubblico per lo spettacolo la “Musicista di Auschwitz” ispirata al libro autobiografico “La ragazza con la fisarmonica” e dedicata alla vita e alle note di Esther Béjarano, andato in scena nella serata di ieri, in occasione del Giorno della Memoria, al Teatro De Simone di Benevento.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Eidos è scritto e diretto da Virginio De Matteo con Raffaella Mirra, Mimmo Soricelli, Eduarda Iscaro alla fisarmonica, Vincenzo De Matteo alla chitarra.
Lo rappresentazione di teatro d’attore e musica dal vivo si basa su la storia di Esther una giovane ebrea tedesca, che sopravvive ad Auschwitz grazie ai suoi studi in musica.
Arrivata nel lager le chiedono: ‘Cosa sai fare?’, e lei: ‘Suono il piano’.
Le assegnano, invece, una fisarmonica, ma la ragazza riesce a trovare gli accordi giusti e a entrare nell’orchestra femminile del campo, l’unica formazione di sole donne di tutti i lager nazisti.
Lo spettacolo narra le vicende della sua vita: l’infanzia, la deportazione e la liberazione, l’approdo in Palestina e poi il ritorno in Germania, dove riprender la carriera di musicista, con un repertorio che spazia dai testi di denuncia sociale ai canti tradizionali yiddish e della Resistenza.
Esther è un’artista e una donna del Novecento profondamente libera, che ha fondato il suo percorso sul valore della testimonianza e su una incrollabile fiducia nel futuro. Le sue note, che nell’orrore di Auschwitz dovevano anche accompagnare gli ignari deportati a morire, sono diventate un canto d’amore e di ribellione contro ogni forma di discriminazione e intolleranza, che ancora oggi la Béjerano diffonde con straordinaria forza.
Il racconto della sua storia, recitato dagli attori e costruito su una serie di rimandi a episodi significativi, è intervallato da melodie e canzoni del Ventesimo secolo, eseguite dal vivo da due musicisti. Una fisarmonica e una chitarra conducono lo spettatore in un mondo dalle sonorità ancestrali, dove trovano la loro genesi la musica popolare e la musica colta: un modo coinvolgente per narrare, e per non dimenticare, l’immane tragedia dell’Olocausto.
“La salvezza che si concretizza attraverso l’arte. Le musiche scelte dal regista rappresentano un affresco di tutto il Novecento”, così la musicista Edoarda Iscaro. “C’è anche una critica allo Stato d’Israele”.
“Sono contento che c’è stata una crescita del pubblico verso il teatro e per questo tipo di problematica. A fine spettacolo c’è sempre un bel dibattito anche con i ragazzi.” Il regista Virginio De Matteo, commenta entusiasta la presenza di tanti giovani allo spettacolo e annuncia i prossimi progetti: “I prossimi progetti riguardano la consueta rassegna domenicale per le famiglie qui a Benevento. Poi con le nostre produzioni saremo in giro per il centro Italia, fino in Toscana, con altri titoli”.
Nel video le intervista al regista Virginio De Matteo, alla musicista Edoarda Iscaro e all’attrice Raffaella Mirra.
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