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Rivoluzione al Museo del Sannio, cambia anche il Tempio di Iside

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Benevento – “Riporteremo in esposizione il patrimonio che oggi resta chiuso al pubblico”. In queste parole di Marcello Rotili, Direttore scientifico del Museo del Sannio, il significato più forte del progetto di riordino delle collezioni e delle attività di carattere culturale dell’Istituto che è stato presentato oggi al pubblico nel corso di una Conferenza Stampa che si è svolta al Museo del Sannio.

Rotili ha precisato che la Sezione Numismatica che il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat visitò nel 1967 quando appuntò la Medaglia d’oro al Valor Civile sul Gonfalone della Città, oggi non è esposta: “Eppure gli spazi espositivi sono maggiori oggi che sessanta anni or sono. Dunque la Sezione Numismatica deve tornare alla luce”. All’iniziativa voluta da Antonio Di Maria, presidente della Provincia, hanno preso parte il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci. Alla Conferenza Stampa hanno assistito la senatrice Danila De Lucia, il consigliere regionale Luigi Abbate, il presidente del Conservatorio Musicale “Nicola Sala”, Antonio Verga, con il Direttore, Giosué Grassia. Presente anche l’assessore comunale alla Cultura Rossella Del Prete, il direttore generale della Provincia Nicola Boccalone e l’Amministratore Unico della Società Sannio Europa, Giuseppe Sauchella.

Di Maria nell’aprire l’incontro e salutando l’arcivescovo metropolita di Benevento, Felice Accrocca, impossibilitato a partecipare,  ha voluto  prima sottolineare come il progetto di riordino curato da Rotili, da lui nominato a novembre scorso, si collochi nella strategia di rilancio e valorizzazione dei beni culturali locali e voglia conseguire soprattutto la collaborazione e la sinergia tra le Istituzioni culturali, gli Enti locali e statali, le Università, gli Istituti culturali per proporre una offerta culturale unitaria ed imponente, capace dunque di attrarre visitatori e dunque creare un circuito virtuoso di presenze.

Inoltre il primo inquilino della Rocca ha  illustrato la storia del Museo e le prospettive che esso ha per il futuro in occasione dell’avvicinarsi del 150° anniversario della sua fondazione con decisione del Consiglio Provinciale. “Dovremo riordinare le collezioni, non solo quella egizia – ha detto Rotili. Il Museo necessita di un intervento molto massiccio in tutte le sue 9 sezioni in cui sarà articolata l’esposizione. La sezione longobarda va riorganizzata, ma anche l’archeologia, l’arte classica andrà risistemata come anche la sezione della Preistoria. C’è molto da fare anche per la Pinacoteca”.

Sulla sezione egizia Rotili ha spiegato: “E’ un fiore all’occhiello del nostro patrimonio. Contiene una raccolta di reperti straordinari e bisognerà riorganizzarla nei locali di Palazzo del Governo. Le raccolte resteranno dove sono ma saranno articolati gli spazi secondo criteri scientifici”. Il direttore ha spiegato che si punterà anche sulla valorizzazione del tempio di Iside: “A Benevento esiste una raccolta completa di manufatti scultorei egizi.  L’opera è in fase di studio e di rielaborazione”.  Infine Rotili  ha spiegato che è sua ferma intenzione intitolare una delle sale espositive del Museo all’ex sindaco Almerico Meomartini. E’ intervenuta quindi la senatrice Danila De Lucia, che ha detto: “Bisognerà trovare i finanziamenti per i piccoli Musei con una legge che è in discussione in Parlamento”.

La senatrice ha poi lanciato una stilettata al sindaco Mastella: “Occorre restaurare il monumento a Manfredi di Svevia nell’anno di Dante. Speriamo che si faccia”. E’ quindi intervenuto l’assessore Casucci: “Bisogna rimodellare il turismo culturale dopo la pandemia per riqualificare il nostro patrimonio ma anche i piccoli borghi”. Infine il sindaco Mastella ha esortato la Soprintendenza e gli altri Enti affinchè si faccia qualcosa per valorizzare la presenza sul territorio del cucciolo di dinosauro Ciro, scoperto a Pietraroja,  che, secondo il primo cittadino, “molti nemmeno conoscono nel suo grandissimo valore scientifico e che non è degnamente esposto al pubblico in una cornice che ne faccia comprendere appieno cosa il territorio locale offre alla comunità internazionale.”

    

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