Sono passati 32 anni da quando il calciatore del Cosenza, Denis Bergamini, è stato trovato morto sulla statale 106, vicino al Castello di Roseto Capo Spulico, il 18 novembre 1989. E dopo più di tre decenni l’ex fidanzata Isabella Internò è stata mandata a processo con l’accusa di omicidio.
Sono in tutto 223 i testimoni che sfileranno sulla scena del processo Bergamini partito lo scorso 25 ottobre in Corte d’assise, a Cosenza e la cui prossima udienza è prevista per giovedì 25 novembre.
Tra questi, spicca il nome di un professore sannita: si tratta di Pietrantonio Ricci, in qualità di medico legale, consulente della famiglia Bergamini che già in passato ha preso una netta posizione sulla vicenda, nutrendo seri dubbi sulla ricostruzione da parte degli inquirenti.
Proprio grazie alla tenacia della sorella di Denis e del padre da poco scomparso, è stato possibile riaprire il caso. Denis Bergamini quando è morto aveva solo 27 anni, giocava in serie B con il Cosenza. Ciuffo biondo al vento e corsa da centometrista, tanto da valergli il soprannome di “7 polmoni” già ai tempi delle giovanili, il calciatore ferrarese era pronto per il grande salto in serie A.