Benevento – Per la dodicesima volta in stagione ha mantenuto la porta inviolata, ma stavolta l’ha fatta ancora più grossa. Lorenzo Montipò ha superato un mostro sacro come Gianluigi Buffon, che nell’unico campionato di B disputato in carriera con la Juventus ottenne 44 punti sul campo. Il Benevento, grazie al successo di stasera, si è portato a quota 46. “Soltanto accostare il mio nome a quello di Buffon mi crea soggezione. Stiamo parlando di un mostro sacro, di un idolo. Ma sarà stato proprio lo stimolo di superare quella Juventus che ci ha dato una ulteriore spinta verso il successo. Il mister ci ha caricati, nel suo discorso prima della gara ci ha detto che vincendo avremmo potuto realizzare qualcosa di straordinario superando la Juve che era anche quella di Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Nedved e Del Piero. Lo abbiamo fatto, ma ora guardiamo avanti”.
La gioia per il record è stata smorzata dalla notizia del grave infortunio di Antei: “La dedica va a lui, appena entrati negli spogliatoi abbiamo avuto una pessima notizia. Si teme la rottura del crociato del ginocchio sinistro. Mi auguro che gli esami non lo confermeranno, gli siamo vicini perché non è la prima volta che gli capita qualcosa di simile, gli auguriamo tutti di tornare più forte di prima”
L’inizio è stato di marca ascolana, ma poi sono venuti fuori i veri valori della Strega: “La nostra forza è avere qualità in tutto il gruppo, si vede anche da fuori che c’è compattezza. Forse abbiamo pagato un po’ la stanchezza in avvio, ma dopo venti minuti siamo venuti fuori noi e sotto un certo punto di vista non c’è stata storia. Al momento non ci sono altre squadre forti come questo Benevento, ma adesso non dobbiamo rilassarci eccessivamente e pensare ad andare avanti così”.
Disintegrando un record dopo l’altro, questo Benevento sembra non avere freni. Eppure non sono i primati la priorità dei ragazzi di Inzaghi: “Il mister ci ha inculcato questa mentalità forte, che è quella che aveva lui da giocatore. I record danno stimoli ma non sono il primo pensiero. Puntiamo alla concretezza e ad essere una squadra corta. Noi siamo questi e dobbiamo mantenere questa costanza per i mesi che mancano alla fine”.
Riavvolgendo il nastro del girone di andata, ecco le parate più importanti: “Quella più difficile l’ho compiuta a La Spezia su Bidaoui, ma la più bella e significativa è quella su Marconi, sul calcio di rigore a Pisa, al debutto in campionato”.
Record di presenze al Vigorito, con entusiasmo debordante sfociato nel coro “c’è la A che ci aspetta”: “E’ giusto che i tifosi gioiscano, noi li ascoltiamo ma dobbiamo mantenere la nostra concentrazione, dico ai tifosi grazie per essere venuti allo stadio. Vogliamo sempre più persone a sostenerci, non le deluderemo”.
Ma cosa chiede Montipò al nuovo anno? “Innanzitutto che il gruppo non venga toccato dal mercato invernale. Spero che se la società decida di operare lo faccia solo per necessità importanti. Poi vorrei continuare quanto fatto finora, con lo stesso spirito. Meritiamo di raggiungere grandi risultati, spero che il nuovo anno solare inizi sulla scia di questi ultimi mesi”