Home Benevento Quegli undici metri di libertà: Moncini lancia un messaggio a Caserta

Quegli undici metri di libertà: Moncini lancia un messaggio a Caserta

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Benevento – Un autogol e un gol, possiamo dire di aver visto rientri più scontati. Gabriele Moncini non vedeva il campo dallo scorso 6 marzo, quando al Picco di La Spezia fu impiegato da Inzaghi nell’ultima mezz’ora dando il cambio all’esordiente Adolfo Gaich. Trentuno minuti di grande sofferenza, con pochi palloni giocabili, quasi lo specchio di una stagione che sul piano personale ha portato in dote ben poche gioie all’ex Cittadella, tormentato dai problemi alla caviglia che lo hanno spinto ad operarsi in primavera.

Il Benevento a gennaio 2020 puntò forte su di lui per la futura serie A. La strada verso la promozione era infatti già in discesa quando il direttore sportivo Pasquale Foggia lo prelevò dalla Spal parlando di ‘colpo in prospettiva’. E l’esperienza in massima serie era pure iniziata con una maglia da titolare e una buona prestazione a Marassi contro la Sampdoria (Audero gli negò il gol con una prodezza), per proseguire con il match interno con l’Inter (un palo colpito) fino ad arrivare al primo problema fisico contro il Bologna (agli adduttori) che lo vide lasciare in lacrime il terreno di gioco del Vigorito, quasi a voler presagire un ombroso prosieguo. 

Il rientro a pieno regime di Lapadula in un modulo a una sola punta, unito ai reiterati tormenti alla caviglia hanno fatto il resto. Solo spezzoni di gara da lì in avanti, con la piacevole eccezione di Fiorentina-Benevento 0-1, gara in cui partì sì titolare, ma senza trovare il gol, la seducente ossessione di qualsiasi attaccante. 

Prima di sabato la gioia personale gli mancava addirittura dal 31 luglio 2020, giorno dell’ultimo turno di campionato contro l’Ascoli, quando mise la firma sull’ultima marcatura del Benevento dei record. Sarà forse anche per questo che a un anno e quattordici giorni di distanza ha voluto strafare mandando prima la gara ai supplementari (sbagliando porta) e poi decidendola con il rigore che ha regalato alla Strega il pass per i sedicesimi di coppa Italia

Che si trattasse di un’assunzione di responsabilità, della voglia di farsi perdonare la leggerezza precedente o della smania di tornare al gol, il solo fatto di essersi presentato sul dischetto ha rappresentato un nuovo inizio per l’attaccante toscano. Con il giovane Di Serio a disposizione e in attesa di conoscere il destino di Lapadula, che sarà scritto solo al termine dell’ultimo giorno di mercato, Fabio Caserta può trarre importanti spunti dalla prestazione di una punta resa affamata dal lunghissimo digiuno.

L’allenatore calabrese nelle sue prime uscite in giallorosso ha più di una volta posto l’accento sulle motivazioni dei singoli, spiegando quanto siano importanti per curare le ferite della retrocessione. E se è vero che sul piano tattico serviranno ben altri indizi a comporre la classica prova, sulla voce ‘stimoli’ non ci sono dubbi. Per tante ragioni Moncini è il primo a sapere che questa deve necessariamente essere la sua stagione. Iniziarla nel modo più rocambolesco possibile, visto l’epilogo del debutto, non è stato poi così male. 

 

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