Benevento – Posizioni distanti. Il pranzo della mensa scolastica di Benevento è sempre ben lontano dalla cottura. Nella vertenza che sembra non avere mai fine tra Comune di Benevento e Ditte che dovrebbero assicurare la fornitura dei pasti ai bambini delle Scuole della primaria oggi si è scritto l’ennesimo capitolo, ma come quelli precedenti non ha portato ad alcuna soluzione. Nel pomeriggio odierno, presso la sede dell’Assessorato comunale ai Servizi Sociali del Comune, si è svolta una riunione tra le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori a suo tempo addetti al servizio mensa e la Società Ristora, che dovrebbe fornire i pasti alle Scuole a partire dal 21 prossimo febbraio avendo vinto una apposita gara d’appalto.
Al centro della riunione il cosiddetto passaggio di cantiere cioè il trasferimento da un datore di lavoro ad un altro dei lavoratori addetti al servizio mensa: dalla vecchia Quadrelle a Ristora. La trattativa tra le parti circa l’applicazione di istituiti contrattuali e l’assicurazione della salvaguardia di tutti i posti di lavoro non ha dato i frutti sperati. L’Azienda Ristora, rappresentata dall’Amministratore Sciortino, ha infatti dichiarato la propria disponibilità ad assumere sì i lavoratori ex Quadrelle, ma solo con prestazioni temporali limitate. In altre parole l’assunzione avverrebbe a rotazione e per non più di 20 ore settimanali a lavoratore. Tale presa di posizione si basa sul fatto che l’Azienda deve provvedere a fornire soltanto 750 pasti che non sarebbero dunque un numero considerato capace di remunerare la stessa Azienda che, cioè, non si assicurerebbe profitti se tutti i lavoratori fossero impiegati a tempo pieno. I Sindacati hanno chiesto invece il passaggio di cantiere a tempo pieno ma a rotazione. In subordine hanno chiesto l’applicazione degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge, ma anche su tale proposta si è registrato il rifiuto a trattare da parte della Ristora in quanto, a detta di Sciortino, la rimuneratività non ci sarebbe.
Anzi lo stesso Sciortino ha precisato che per essere remunerativo il contratto dovrebbe basarsi sulla fornitura di ben 5000 pasti al giorno e non certo 500. Dunque si è registrato il classico muro contro muro e i Sindacati hanno quindi ritenuta chiusa la trattativa. D’altra parte Ristora si è assunto l’impegno di fornire i pasti a partire dal 21 prossimo, producendoli presso il centro di cottura che è sito a Beltiglio di Ceppaloni. Ma con quali lavoratori questi pasti verrebbero messi in cottura? La domanda ovviamente non ha al momento risposta.
Presenti anche l’assessore comunale all’Istruzione Rossella Del Prete e i sindacati Cgil, Cisl e Uil con Rosita Galdiero, Antonella Rubbo, Vincenzo Delli Veneri, Raffele Montuori e Fioravante Bosco. Montuori ha attaccato: “Quelli proposti sono stipendi inaccettabili per i lavoratori. Cosi non possiamo firmare”. Trattativa chiusa anche Rosita Galdiero: “Il Comune deve darci risposte. Loro hanno una diretta responsabilità su ciò che sta accadendo Questo è un appalto pubblico. I lavoratori dovevano essere assunti tutti e alle stesse condizioni economiche e normative .Noi non abbiamo avuto nessuna garanzia e siamo pronti anche a protestare dinnanzi le scuole dal 21 febbraio prossimo”. Fioravante Bosco della Uil ha rimarcato: “Noi avevamo scommesso con il Comune sulla mensa scolastica ma ad oggi mi sembra difficile che possa partire”. Inoltre Bosco ha rimarcato come il piano dei conti aziendale non sia vantaggioso: “I margini di guadagno sono veramente minimi per l’azienda e quindi sta tendendo a massimizzare il proprio profitto”.
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