Eppure sono di stamattina le dichiarazioni del Ministro Bianchi, decisamente contrario all’allungamento delle vacanze natalizie, che riferisce numeri tutt’altro che allarmanti: i positivi dentro le scuole sono al di sotto del’1% e le classi in dad circa il 2,5%.
Del resto l’ipotesi ha scatenato anche l’ira dei presidi, in particolare Giannelli – presidente dell’Associazione Nazionale Presidi – ha ricordato anche stamattina come alcuno studio ad oggi abbia messo in correlazione l’aumento dei contagi con la scuola in presenza, mentre numerosi sono gli esperti che, dati alla mano, hanno evidenziato i danni del ricorso prolungato alla dad.
Del resto, che si debba far ricorso a questi numeri per giustificare il provvedimento non meraviglia più di tanto: non abbiamo avuto notizia dalla stampa di importanti focolai cittadini nelle scuole, continuiamo ad ignorare i dati di eventuali cluster scolastici e così si rischia di mortificare il lavoro enorme che dirigenti, insegnanti e anche le famiglie stanno facendo per assicurare che la scuola sia in presenza.
Queste sollecitazioni tuttavia sono cadute puntualmente nel vuoto, si è preferito chiudere, cosi come ancora si attende risposta all’interrogazione presentata per la risoluzione dei disagi di un unico punto per il testing scolastico presso la sede di Via Mascellaro.
Insisteremo con fermezza su questo aspetto e siamo disponibili alla massima collaborazione, così come già dimostrato con l’attuazione dei Patti educativi, perché l’obiettivo di questa Amministrazione dovrebbe essere garantire un servizio essenziale come la scuola e non sacrificare ancora una volta gli studenti, gli unici a pagare fino ad oggi”.