Home Benevento Mauro contento a metà: “Ci complichiamo la vita, meglio a San Tommaso”

Mauro contento a metà: “Ci complichiamo la vita, meglio a San Tommaso”

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Benevento – Torna a vincere la Forza e Coraggio. La formazione di Antonello Mauro, però, deve prima prendere il “solito” schiaffo con il Carotenuto, salvo poi ribaltare la situazione di svantaggio, assicurandosi i tre punti in palio. “Non ci piace vincere facile, ci piace soffrire e complicarci la vita. Oggi ci è andata bene, eravamo partiti non in maniera ottimale e avevamo pagato dazio alla fortuna, prendendo gol su una deviazione“, commenta il tecnico beneventano, “siamo stati bravi a non perdere la testa, aspettando il momento propizio, sfiorando il pareggio e non innervosendoci. L’occasione del rigore indubbiamente ci ha spianato la strada, con un uomo in più è stato sicuramente più facile. Nel primo tempo, nonostante il palo colpito, siamo stati frenetici. Con il Carotenuto tutto chiuso indietro, dovevamo palleggiare e sfruttare la superiorità numerica. Il campo veloce non ci ha favoriti, ma le cose sono migliorate nella ripresa quando abbiamo chiuso la partita“.

Una vittoria fondamentale per lasciarsi alle spalle la sconfitta beffa di San Tommaso: “Come prestazione, paradossalmente, è stata migliore quella della scorsa settimana. A parte il piglio diverso, probabilmente il San Tommaso era una squadra che ci lasciava giocava, avevamo più spazi. Quei dieci minuti di follia hanno fatto la differenza: un po’ ci abbiamo messo del nostro, un po’ la forza dell’avversario e un po’ l’arbitro che ha concesso un gol in fuorigioco ed estratto un rosso discutibile. Oggi, invece, avrei qualcosa da ridire, tipo non dovevamo complicarci la vita“.

Contro il Carotenuto, Mauro è stato costretto a schierare Tommaselli a centrocampo e ha visto Maggino discutere animatamente con gli avversari. L’attaccante, ormai, è diventato il bersaglio preferito dei difensori. “Tommaselli è stato schierato lì per necessità, perché avevamo fuori Spasiano e Caruso. Volevo giocare con un attaccante in più e abbiamo giocato a due in mezzo a campo. Una scelta dettata anche dalle condizioni di Mazzariello, il quale veniva da un infortunio. Non mi è dispiaciuto, anche se a tre siamo andati meglio“, ha concluso Mauro, “Maggino è uno che sente la gara, è stato provocato dall’inizio. Essendo giovane non riesce a capire che non deve dar retta a certe cose, deve cercare di rispondere con i gol. Viene provocato di proposito, deve imparare a convivere con determinate cose, fermo restando il comportamento scorretto degli avversari. Non so dirmi perché lo fanno, forse perché lo temono“.

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