Maturità 2019, tante novità: quadri di riferimento, griglie e numero di prove

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Gli studenti arrivati al traguardo della maturità, a giugno 2019 si troveranno a dover sostenere un esame dal volto nuovo. Il  Miur ha pubblicato in data odierna il decreto n. 769 avente per oggetto gli esami di Maturità. Nello specifico, vengono adottati i “Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte” e le “Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi” (consentiranno alle Commissioni di garantire una maggiore equità e più omogeneità nella correzione degli scritti).

Gli scritti saranno due invece di tre. E’ stata eliminata la terza prova, elaborata dalle Commissioni, con una conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale. Gli studenti e anche i professori potranno da subito iniziare ad esercitarsi con simulazioni ad hoc in vista degli esami di giugno.

Prima prova

Durata 6 ore

Tipologie:

  1. Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
  2. Analisi e produzione di un testo argomentativo
  3. Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità

 

Seconda prova

Al debutto la nuova “Seconda prova” che riguarderà per il Classico, ad esempio, una prova in due parti (versione e tre quesiti relativi a comprensione e interpretazione. Per lo Scientifico, la soluzione di un problema a scelta tra quattro quesiti che riguarderanno matematica e fisica. Per i Tecnici saranno due parti con una serie di quesiti. Per i Professionali, invece, ci sarà una parte nazionale e una predisposta dalla Commissione

Esame orale

Le indicazioni complete sul colloquio saranno fornite nel decreto con le discipline scelte per la seconda prova. La Commissione proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione.

Il commento del ministro Marco Bussetti: “In virtù delle nuove regole lavoreremo affinché le tracce siano davvero corrispondenti con quanto fatto dai ragazzi durante il percorso di studi, fornendo apposite indicazioni agli esperti che dovranno produrre i testi. Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole. Da domani ci saranno conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale che proseguiranno nelle prossime settimane”.

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