Attacco e difesa. Botta e risposta. La campagna elettorale per le elezioni del sindaco di Benevento, con l’appendice del ballottaggio, ha virato ormai verso un crescendo di accuse bipartisan che hanno per un momento messo da parte programmi e prospettive per la città.
Nel pomeriggio il sindaco uscente Clemente Mastella ha parlato ai giornalisti col solito tono colloquiale e diretto, col suo gesticolare che arriva dritto nelle case dei beneventani. Non ha mai nominato il suo competitor (Perifano, ndr) ed in realtà gli ha dedicato meno attenzioni rispetto al ‘giovanotto’ Moretti che proprio ieri ha sancito l’apparentamento con l’ormai unico antagonista del sindaco.
In realtà è stato sempre così, anche quando in lizza c’erano quattro candidati: è stato sempre l’imprenditore della carità il vero pensiero di Mastella che anche oggi lo ha pizzicato sulla mancanza di rispetto del leader della coalizione ArCo verso gli anziani (avendo definito Mastella un vecchio ottantenne) e su quei 60mila euro che ‘il comune gli ha abbonato, mentre lui faceva impresa caritatevole’.
Mastella, con il classico ‘carta canta’ ha dimostrato innanzitutto che tra le nuove forze coalizzate c’è una visione completamente opposta, dimostrato dalla rassegna stampa delle ultime settimane, quando Corona accusava il ‘massone’ Perifano. E poi gli appalti delle ditte ‘di fuori’, importate dalla vecchia amministrazione, come il Malies, problema che sarà finalmente risolto grazie ai fondi del Pnrr (che Mastella si ostina a chiamare Psnr).