Benevento – “Abbiamo rischiato per provare a portare al cinema gli spettatori che erano abituati invece ad un linguaggio televisivo. Ad oggi, dopo il successo nelle sale, possiamo dire che questa scommessa è stata vinta, lodo infatti il coraggio di chi mi ha sostenuto e accompagnato in questo percorso”.
Marco D’Amore torna a Benevento in occasione della quinta serata del BCT, il Festival del Cinema e della Televisione di Benevento. L’attore e regista ha introdotto la proiezione de ‘L’Immortale‘, un perfetto esempio di spin-off crossmediale da lui diretto incentrato sul personaggio di Ciro Di Marzio, il killer ‘immortale’ nella serie televisiva Gomorra.
Un ponte tra la quarta e la quinta stagione della fortunata serie tv, tanto che comincia proprio dalle scene di Gomorra che vedevano Ciro l’Immortale affondare nelle acque torbide del Golfo di Napoli, a conclusione di una vita bruciata in fretta, per poi ripercorrere l’infanzia di Ciro attraverso flashback che raccontano la città partenopea degli anni 80.
Amato da tutti i fan della serie tv Sky, l’attore è molto apprezzato anche dalla critica che lo ha inondato di premi importanti. A D’Amore anche il noce d’oro del Festival di Benevento come ‘miglior regista emergente’ per la sua opera prima.
L’attore casertano ha parlato anche delle nuove frontiere del cinema post-Covid: “Quello che più è mancato alla gente in questo periodo è proprio la condivisione attraverso la bellezza, – ha dichiarato – quindi il cinema, il teatro, i festival e tutto quello che ha a che fare con la socialità. Quindi penso che il cinema vada incentivato e regolamentato, anche perchè dietro noi attori c’è tutto il comparto che ruota intorno al cinema e al teatro, fatto di tante singole professionalità che non è adeguatamente tutelato”.
Sul palco di piazza Cardinal Pacca anche Nicola Maccanico, amministratore delegato di Vision Distribution: “Lo straordinario successo del lungometraggio L’Immortale – ha detto Maccanico – è la vittoria di un’idea, di un percorso narrativo unico e di un grande artista che ci ha regalato un film d’esordio che resterà: Marco D’Amore. La soddisfazione più grande, inoltre, è aver costruito un talento come il suo”. L’originalità dell’operazione, infatti, stata premiata con riconoscimento per la ‘migliore idea innovativa’.
Dopo l’incontro, il film è tornato a ricevere l’abbraccio del pubblico presente in piazza, a suggello di una lunga vita cominciata lo scorso 5 dicembre che ha consacrato il talento di Marco D’Amore non solo come interprete, ma anche come regista e sceneggiatore.