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Una maglia per ricordare Fatty, il messaggio della Juve Circello sul tema immigrazione

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Circello (Bn) – Un messaggio quando viene lanciato dai bambini ha un impatto ben diverso. Ed è ciò che è successo a Circello qualche giorno fa, dove in tanti hanno deciso di ritrovarsi su un campo di calcio per testimoniare ancora di più quando il valore dell’accoglienza sia fondamentale senza dover prescindere da etichette, schemi o status. L’occasione è stata quella di ricordare Fatty Ndjai, il giovane che nella notte del 3 febbraio ha tragicamente perso la vita sulla Strada Statale 7 bis, nel tratto che da Nola-Villa Literno conduce a Capua, nei pressi del comune di Teverola, in provincia di Caserta. Bisogna ancora scoprire cosa ha portato alla morte del giovane guineiano, le indagini vanno avanti, ma intanto i piccoli calciatori hanno deciso di ritrovarsi sul campo dove lo stesso Fatty è stato protagonista. Eh sì, perchè proprio da Circello è cominciato il suo percorso di risalita dopo lo sbarco a Salerno. Lo aveva accolto la comunità educativa “la Libellula”, gestita dalla Cooperativa sociale Cloe. Fatty è rimasto nel centro fortorino fino al compimento dei diciotto anni. Una volta maggiorenne, ha dovuto lasciare la comunità per essere trasferito nello Sprar di Casaluce, a Caserta. L’ultimo viaggio, quello più triste, perchè il suo sogno si è spezzato il 3 febbraio, investito da un pirata della strada. Una notizia che ha turbato tantissimo la comunità fortorina, soprattutto i tanti giovani di Circello che non hanno perso tempo e si sono organizzati per ricordare nel migliore dei modi l’amico che non c’era più. Così, il 5 febbraio, al “Biondi”, i giovanissimi della “Juventina Circello” sono scesi in campo per disputare la partita della vita. Una partita che si è conclusa con una vittoria e col bacio alla maglia celebrativa dopo il primo gol. Serviva un segnale forte, è arrivato, così come è arrivato l’affetto incredibile nei confronti di un ragazzo che aveva ancora tanto da fare e dire, che aveva un sorriso per tutti. Ma soprattutto aveva ancora tanti sogni da realizzare.

 

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