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Le emozioni del Benevento in serie A rivivono nel libro di Gerardo De Ioanni

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Benevento – La straordinaria promozione ottenuta ormai lo scorso anno del Benevento Calcio in serie A è stata imprevedibile. Gerardo De Ioanni, ideatore della pagina Facebook Salta Salta lo Stregò ha voluto ricordarla attraverso un libro  dal titolo “Vincere non è l’unica cosa che conta”.
Il volume della casa editrice Natan Edizioni è stato infatti presentato questo pomeriggio al Centro Commerciale Buonvento.

Tredici capitoli per ripercorre le tappe di un campionato al cardiopalma, seppur terminato con una retrocessione in serie B . 

Una serie A  forse arrivata in anticipo, e che ha colto all’inizio impreparati un po tutti, estasiati dal poter disputare partite su  stadi  di prestigio come lo  stadio Olimpico, lo stadio San Siro o lo Juventus Stadium. De Ioanni  ha voluto cosi rimarcare: “Ho vissuto questa stagione con grandissima emozioni. Sono state contrastanti ma comunque indelebili” .
 
L’autore nel volume ha ricordato la prima rete nella massima serie firmata da Amato Ciciretti a Genova che illuse un po’ tutti i tifosi che la favola potesse continuare. Poi  ha sottolineato: “Ho voluto raccontare la rete del portiere  Alberto Brignoli  contro il Milan al Vigorito, a tempo ormai scaduto, che ci fece raccogliere il primo punto storico in serie A .  Sempre con i rossoneri, ho raccontato anche attraverso fotografie la rete di Pietro Iemmello la prima vittoria in trasferta nella massima serie”. Un capitolo non poteva mancare sul fair play del pubblico giallorosso: “Loro non sono mai usciti sconfitti facendosi apprezzare sempre”.
 
Non solo Benevento però, nel volume di De Ioanni anche un capitolo dedicato a Davide Astori il capitano della Fiorentina trovata senza vita nella sua stanza d’albergo prima del match contro l’Udinese.
L’autore ha ricordato le lacrime, i brividi, le emozioni che provarono un po’ tutti durante Fiorentina-Benevento, la prima partita disputata dopo la tragedia. Firenze ha tributato un omaggio speciale a Davide Astori: “Per me è stato come ricordare Carmelo Imbriani”.
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