Benevento – Il centrodestra è alla ricerca dell’unità. Il coordinatore regionale della Lega Valentino Grant è tornato in città dopo il terremoto politico che si è registrato in città per l’uscita di scena del segretario cittadino, Pasquale Fiore a pochissimi mesi dall’incarico ricevuto.
Ma Grant predica unità a destra e dice di che la Lega di Salvini lavora per un fronte comune a favore della De Stasio: “Ho un buon rapporto con Martusciello. Non conosco queste dinamiche. Auspico unità per tutto il centrodestra. Non è solo il Sannio a vivere questi ritardi, ma un pò tutto il territorio nazionale. I leader a breve scioglieranno questi nodi”.
Alla conferenza stampa, svoltasi al Caffè delle Streghe a Palazzo Paolo V presente il coordinatore cittadino Alberto Mignone; il responsabile Enti Locali Silvio Falato, la dirigente provinciale Giulia Ocone e il consigliere provinciale Lucio Mucciacciaro. Proprio quest’ultimo è intervenuto e interrogato dai giornalisti presenti circa il suo atteggiamento morbido nei confronti del Presidente della Provincia Antonio Di Maria, ha così spiegato la sua posizione: “Ero stato eletto in una lista di centrodestra. Poi il tergicristallo della politica che è Clemente Mastella ha voluto che diventasse una lista più di centro sinistra e mi sono trovato disorientato. Anche io auspico unità nel centrodestra per poterla combattere”.
Ad aprire la conferenza dopo i saluti di Giulia Ocone è stato proprio Grant che ha sottolineato: “A settembre sarà aperta una segreteria in città. Il nostro obiettivo sarà la concretezza della nostra proposta. Siamo persone pratiche. Questa è una comunità abbandonata, si pensa ad interessi personali. C’è bisogno di più sicurezza in questo territorio”.
Si è quindi presentato Mignone che ha detto: “Voglio difendere gli interessi di un territorio con un progetto serio e fattibile. Nessun libro dei sogni. Voglio fare qualcosa di utile. Sono consapevole di un impegno gravoso ma la Lega è radicata sul territorio. Non è vero che è a vocazione nordista. Queste sono argomentazioni di chi ha paura di noi. Serve un nuovo processo, non solo di rinnovamento ma che sia aperto anche a liste civiche. C’è un mercanteggiare unico in questa città. Riterrei bizzarro e non concedibile come un candidato sindaco che si era contrapposto a questa amministrazione voti al termine della consiliatura favorevole al bilancio. Esempi poco comprensibili”. Sulla scelta del suo predecessore, quella di dimettersi, Mignone ha detto: “Sono dinamiche che possano accadere in questo contesto particolare”.