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La Lega riparte da Mignone, Grant: “Il nostro candidato è Rosetta De Stasio”

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Benevento – Il centrodestra è alla ricerca dell’unità. Il coordinatore regionale della Lega Valentino Grant è tornato in città dopo il terremoto politico che si è registrato in città per l’uscita di scena del segretario cittadino, Pasquale Fiore a pochissimi mesi dall’incarico ricevuto.

La missione del coordinatore regionale è stata non solo quella di individuare ed incoronare la nuova figura di segretario cittadino, nel nome di Alberto Mignone  ma quanto quella di risolvere finalmente il rebus sulla figura di Rosetta De Stasio che dovrebbe essere il candidato ufficiale del centrodestra alla competizione elettorale per il Sindaco del capoluogo.
L’ufficialità tarda però ad arrivare in quanto la missione non è semplice perché su De Stasio persiste il veto da parte di Forza Italia. D’altra parte anche il Sindaco uscente Clemente Mastella ha più volte fatto l’occhiolino al centro destra e rimarcato l’opportunità che anche questo fronte politico partecipi al suo fianco in un programma nuovo per il governo della città e il partito forzista è conteso anche dall’area di Alternativa per Benevento del candidato a  sindaco Luigi Perifano.   

Ma Grant predica unità a destra e dice di che la Lega di Salvini lavora per un fronte comune a favore della De Stasio: “Ho un buon rapporto con Martusciello. Non conosco queste dinamiche. Auspico unità per tutto il centrodestra. Non è solo il Sannio a vivere questi ritardi, ma un pò tutto il territorio nazionale. I leader a breve scioglieranno questi nodi”.

 

Alla conferenza stampa, svoltasi al Caffè delle Streghe a Palazzo Paolo V  presente il coordinatore cittadino Alberto Mignone; il responsabile Enti Locali Silvio Falato, la dirigente provinciale Giulia Ocone  e il consigliere provinciale Lucio Mucciacciaro. Proprio quest’ultimo è intervenuto e interrogato dai giornalisti presenti circa il suo atteggiamento morbido nei confronti del Presidente della Provincia Antonio Di Maria, ha così spiegato la sua posizione: “Ero stato eletto in una lista di centrodestra. Poi il tergicristallo della politica che è Clemente Mastella ha voluto che diventasse  una lista più di centro sinistra e mi sono trovato disorientato. Anche io auspico unità nel centrodestra per poterla combattere”.

Ad aprire la conferenza dopo i saluti di Giulia Ocone è stato proprio Grant che ha sottolineato: “A settembre sarà aperta una segreteria in città. Il nostro obiettivo sarà la concretezza della nostra proposta. Siamo persone pratiche. Questa è una comunità abbandonata, si pensa ad  interessi personali. C’è bisogno di più sicurezza in questo territorio”.

 

Sulla scelta di Mignone come nuova guida cittadina, Grant non ha dubbi: ” E’ una scelta di spessore e di esperienza. Conosce il territorio”.
Sui ritardi per l’ufficializzazione di Rosetta De Stasio come candidato a sindaco, Grant ha spiegato che debbano essere ancora ratificati gli accordi nazionali: “Per noi il candidato esiste ed è  Rosetta De Stasio. Restiamo su questa scelta”. Polemico nei confronti del dimissionario segretario  Fiore: Per ogni persona che va, alla Lega arrivano altre 10 persone. E’ fisiologico avere questi avvicendamenti. Noi siamo al servizio della comunità e non puntiamo ad interessi personali“. 
 

Si è quindi presentato Mignone che ha detto: “Voglio difendere gli interessi di un territorio con un progetto serio e fattibile. Nessun libro dei sogni. Voglio fare qualcosa di utile. Sono consapevole di un impegno gravoso ma la Lega è radicata sul territorio. Non è vero che è a vocazione nordista.  Queste sono argomentazioni di chi ha paura di noi. Serve un nuovo processo, non solo di rinnovamento ma che sia aperto anche a liste civiche. C’è un mercanteggiare unico in questa città. Riterrei bizzarro e non concedibile come un candidato sindaco che si era contrapposto a questa amministrazione voti al termine della consiliatura favorevole al bilancio. Esempi poco comprensibili”. Sulla scelta del suo predecessore, quella di dimettersi, Mignone ha detto: “Sono dinamiche che possano accadere in questo contesto particolare”.

 

Infine Falato ha auspicato una  ricostruzione della Lega nell’intero Sannio:Siamo il  partito del fare. Chi ci ha lasciato erano solo  zavorre. La Lega bisogna servirla e non servirsi per altro”
 
 
  
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