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Benevento- “Flessibilità del lavoro: teorie e prassi”: questo il titolo del seminario svoltosi nella Sala Convegni del Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università del Sannio, a Palazzo De Simone.
L’incontro, nato da una iniziativa congiunta delle Cattedre di Diritto del lavoro del professore Gaetano Natullo e di Organizzazione aziendale delle professoresse Gilda Antonelli e Vincenza Esposito, tutti docenti del Demm, rientra nel contesto delle attività ed impegni scientifici e didattici volti a combinare sia competenze giuridiche che economico aziendali particolarmente preziose per l’analisi degli scenari.
Tra i più complessi temi che si vogliono approfondire nel contesto delle nuove sfide del mercato globale, la flessibilità del lavoro ha sollecitato e continua a sollecitare proposte e riflessioni che di una tale combinazione di competenze hanno sempre più bisogno. Infatti, i moderni contesti competitivi impongono alle imprese un costante e fattivo impegno nella ricerca di forme sempre più sofisticate di flessibilità. A fronte delle dinamiche imprenditoriali, negli ultimi anni, come noto (per tutti si pensi al “Jobs Act” in Italia) le politiche legislative in materia di rapporti di lavoro hanno fortemente incrementato sul piano normativo la possibilità di una gestione più elastica del personale in azienda.
Il professore Gaetano Natullo ha rimarcato a tale proposito nel suo intervento: “Le regole sono state date nella speranza che la flessibilità si potesse tradurre in un fattore positivo e uno sviluppo ulteriore per le imprese e per gestire al meglio la crisi economica e quindi occorre intenderla come una risorsa. Ma gli eccessi possono portare una compressione del lavoro “
Natullo ha precisato: “Attenzione agli eccessi: infatti, questi si sono accompagnati ad un allentamento delle rigidità a livello normativo”.
Presente anche la Gesesa questo pomeriggio con l’amministratore delegato Piero Ferrari che è intervenuto con queste parole: “Noi abbiamo un profilo industriale. Il nostro lavoro non ha bisogno di tantissime tecnologie”.
Ferrari ha parlato di input per un mondo in continua evoluzione: “Il lavoro avrà bisogno di lavoratori flessibili, comprendere quindi il mercato del lavoro si modifica sempre, che i cicli industriali non sono più quelli del passato e le aziende hanno bisogno di maggiore flessibilità”
L’amministratore si è poi appellato al legislatore che venga in supporto alle aziende e li aiuti e quindi ha spiegato il perchè lo smart working in Italia non è decollato: “Il lavoro flessibile può essere molto produttivo”.
Il segretario della Cisl Avellino Benevento Mario Melchionna ha rimarcato: ” Siamo disponibili ad avviare un dialogo costruttivo con le aziende sane del nostro territorio. Siamo per il dialogo e per quello che può generare sviluppo al territorio” .
Il segretario ha quindi aggiunto che nel Sannio ci sono tutte le condizioni per poter lavorare: ” Le Aziende devono fare la giusta innovazione tecnologica ma allo stesso tempo i lavoratori devono essere supportati con corsi di alta formazioni”.