“Cammino della pace”, sono necessari 144 giorni di lavoro: il sopralluogo

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Benevento – Sono necessari 144 giorni per il completamento dei lavori di riqualificazione della strada “Cammino della pace” da Benevento a Pietrelcina. Lo si è appreso stamani al termine del sopralluogo in contrada Acquafredda da parte della ditta appaltatrice dei lavori cui hanno assistito, oltre a numerosi cittadini, anche il sindaco Clemente Mastella, gli assessori comunali Mario Pasquariello, Carmen Coppola e Raffaele Romano,  la consigliera comunale   Giuliana Sanginario, il consigliere regionale Luigi Abbate e il presidente dell’Asi Luigi Barone. I lavori, che interessano l’antica strada tra il capoluogo e la Città Natale di San Pio, consistono nel rifacimento di oltre 3 chilometri di manto stradale, quindi la sistemazione del piano viabile e le opere di regimazione delle acque, nonché un rinnovamento della pubblica illuminazione.

La volontà dell’Amministrazione comunale di Benevento è quella di porre l’attenzione su un ‘area suggestiva, che ha tante potenzialità di riscontro turistico-economico, interessando anche il territorio di San Pio e, naturalmente,  di valorizzare oltre Acquafredda anche le contrade Camerelle e Ciofani.

L’assessore Mario Pasquariello ha sottolineato: “Il finanziamento è importante e atteso da tempo, ma vedrà rinnovare questo tratto stradale. Vogliamo valorizzare una parte del territorio, eccellenza dal punto di vista anche gastronomico. A breve intendiamo estendere anche la rete idrica”. Il sindaco ha ricordato come possa essere un’opportunità per i turisti: “Soprattutto per i pellegrini, per fare in modo che possano attraversare questo stupendo paesaggio e anche fermarsi. Credo che l’intervento sia molto importante per questa realtà”.

Sui dati del contagio da Covid, Mastella è apparso prudente: “L’Inghilterra non riaprirà con le varianti, il Cile non riaprirà completamente. Il virus non si estinguerà all’improvviso. Non bisogna fare come lo scorso anno, abbiamo ora pochi casi ma con la riapertura la forza del contagio non finirà all’improvviso. Sulle vaccinazioni siamo al 60%, ma i 60enni devono vaccinarsi e non devono stare lì a pensarci”. 

 

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