“Lasciato senza cibo per giorni”: si infittisce il caso di via Pacevecchia

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Benevento – Assume i contorni della storia triste quella dell’anziano ritrovato morto in strada sabato sera, avvolto in una coperta e abbandonato sull’asfalto a pochi metri dall’azienda ospedaliera San Pio. Per questa triste vicenda è stata fermata una donna, la convivente dell’anziano, sorpresa dalle telecamere di sorveglianza che puntano su Via Pacevecchia. La prima ricostruzione ha portato a una storia, quella della 61enne che, in presenza del proprio avvocato di fiducia, ha raccontato che il tutto sarebbe nato da una precisa volontà dell’uomo: niente ospedale, niente pronto soccorso, nessuna cura ma una richiesta di abbandono in caso di condizione di salute critica. E a questo va aggiunto anche un particolare che, con tutta probabilità, potrebbe dare una lettura diversa a ciò che ha scritto la Procura della Repubblica: un’eredità da lasciare alla donna, convivente dell’uomo.

E allora va fatta una riflessione su questo documento nel quale si parla, per filo e per segno, di ciò che sarebbe accaduto e avrebbe portato al macabro ritrovamento. E’ un passaggio che scompagina completamente il racconto della donna: “In particolare lasciava la vittima all’interno della propria abitazione in condizioni igieniche precarie, omettendo di nutrirlo e curarlo adeguatamente fino a cagionargli la morte”.

Insomma, senza essere degli specialisti, pare di capire che la morte dell’uomo sia stata indotta e la conferma potrebbe arrivare dai capi di imputazione di cui è accusata la donna: “abbandono di persone minori o incapaci seguito da morte e a questo si aggiunge anche l’occultamento di cadavere al quale sono applicate le circostanze aggravanti“.

Insomma, abbandonato in attesa della morte, forse il discorso dell’eredità potrebbe legarsi a questa situazione. Ma tutti questi intrecci saranno valutati dagli organi preposti. Resta l’amarezza di una storia triste, immaginare che una persona indifesa sia stata lasciata morire e poi abbandonata lungo una strada come una pezza inutile, va ben al di là dell’accettazione e della comprensione. E’ un agire che non può essere definito neanche bestiale, non ha proprio nulla di umano.

 

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