Benevento – Sei gol in quattro partite, uno ogni 57 minuti. Dominic Calvert-Lewin è il finalizzatore perfetto dell’Everton di Carlo Ancelotti, meritatamente in testa alla classifica in Premier League. Cifre che impongono una sottolineatura e un ritorno su quelle che furono le parole del suo allenatore lo scorso settembre: “Ho avuto un attaccante fantastico, Inzaghi, che ha segnato 300 gol di cui 210 con un tocco solo. Un attaccante deve essere concentrato in area e penso che Calvert-Lewin lo capisca molto bene. In area ha velocità, è abile nel gioco aereo e ha potenza”.
Una sorta di incoronazione per il classe ’97 che di recente è tornato sulle dichiarazioni di “sir Carlo” smarcandosi soltanto velatamente da quel parallelismo: “Ancelotti ha avuto un’influenza positiva su di me, mi sto evolvendo. In passato giocavo lontano dalla porta, ora invece mi sto concentrando sulla lucidità in area di rigore – ha detto l’inglese nell’ultima conferenza stampa – So che il mister mi paragona a Inzaghi, me ne aveva parlato ancora prima che lo dicesse in pubblico. Ho studiato a lungo i suoi video osservandoli su Youtube, molti dei suoi gol li ha segnati con tocchi di prima, si può sempre imparare qualcosa da lui”.
Ora che Inzaghi è diventato allenatore, a sua volta sogna un attaccante dalle percentuali realizzative del britannico. La speranza, anche alla luce dell’infortunio di Moncini, è che possa trovarlo in Gianluca Lapadula, pronto ad assorbire in prima persona i consigli di Superpippo. Dopo l’errore a tu per tu Handanovic nella sfida contro l’Inter, l’ex milanista si è riscattato alla grande spazzando via il Bologna smarcandosi da vero rapinatore d’area come usava fare il suo allenatore. E poi, che concretezza: un tiro, tre punti. Tombola.