Benevento – Una parola di troppo da chi non ti aspetti, arrivata all’orecchio del quarto uomo. Colpa del risultato e del senso di… colpa. Marco Sau ha pagato lo scatto d’ira di Crotone avuto al momento della sostituzione. Ha scontato la “pena“, due giornate di squalifica che lo hanno privato delle gare con Torino e Inter, l’ultima di andata e la prima di ritorno.
Un’assenza pesante per Inzaghi, costretto a fare i conti con i problemi fisici di Moncini e le non perfette condizioni di Insigne e Iago Falque. Il reparto avanzato, che attende di conoscere le qualità dell’argentino Gaich, è rimasto spuntato. Lo stesso Inzaghi ha ammesso che il cambio di modulo, riponendo l’albero di Natale per passare al 3-5-2, è stato dettato anche e soprattutto dalla pochezza delle scelte nel reparto avanzato. Ha promesso di tornare all’antico SuperPippo nel post Inter, convinto forse anche da quel fastidioso zero nella casella dei tiri in porta. Unica condizione posta: riavere i suoi attaccanti a disposizione. E mentre Insigne e Iago Falque continuano a mettere allenamenti nelle gambe, Inzaghi è certo di poter fare nuovamente affidamento su Sau.
Finita la “punizione“, il sardo è pronto ad affrontare da ex la Samp. Una storia breve quella con la Doria, durata appena sei mesi. Solo cinque presenze all’ombra della Lanterna, prima di salutare tutti e prendere la strada per il Sannio. Sulla promozione in serie A della Strega c’è impressa la sua firma, anche quella volta in una sfida da ex con la Juve Stabia. Maglia delle vespe indossata nella stagione 2011/12 quando mise a segno il primo dei due gol realizzati in carriera ai blucerchiati. Sfiorò il colpaccio la Juve Stabia a “Marassi“, vedendo sfumare i tre punti solo al novantesimo per colpa di Nicola Pozzi. Il secondo tre anni più tardi, toccò a Pattolino siglare il gol del definitivo 2 a 2 tra Cagliari e Sampdoria.
Domenica andrà a caccia del tris, di un altro gol da ex magari per firmare quello che sarebbe il terzo successo contro i genovesi. Li ha incrociati dieci volte da protagonista, in quattro occasioni è rimasto in panchina e solo una volta, in Coppa Italia, non è stato convocato. Li ha battuti in due circostanze, bissando all’andata con il Benevento il successo (2-1) da capitano del Cagliari della stagione 2016/17. Il bilancio racconta di tre pareggi e altrettante sconfitte contro la Sampdoria. Uno score da riequilibrare per Sau se è vero che “non c’è due senza tre“. E in questo caso non si tratterebbero di giornate di squalifica, quelle sono soltanto un ricordo.