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L’intervista/ Principe e la ‘Solitudine di Mastella’: “De Luca imparziale e il modello regionale non c’è più”

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A Benevento non esiste campagna elettorale senza Mosè Principe. Rinfrancato dall’ottimo risultato portato a casa dai Liberaldemocratici alle regionali dello scorso autunno, Principe punta di nuovo palazzo Mosti.

Una scelta di campo facile, questa volta, la sua, vista la candidatura a sindaco dell’amico Luigi Diego Perifano. “I primi riscontri? Molto positivi. Nell’aria si sente una grande voglia di cambiamento e spetta a noi interpretarla al meglio. Attenzione, però, mai abbassare la guardia: dall’altra parte c’è una personalità come Clemente Mastella che ogni giorno si lascia andare a un proclama diverso. Si tratta dei soliti annunci a vuoto, ovviamente, ma è giusto non mollare neanche un centimetro”.
L’attenzione degli addetti ai lavori, in questa fase, è tutta sulle liste. A che punto è la sua ‘Cittadini in Comune’?
Siamo a buon punto. Ma per noi è più facile perché siamo un gruppo coeso che si è fortificato negli anni. Di recente abbiamo annunciato tre belle candidature: Giuseppe Tecce, Vincenzo Russi e Antonio D’Argenio. La settimana prossima sveleremo altri nomi, ormai siamo vicini alla chiusura. Ma anche nelle altre liste della coalizione buona parte del lavoro ormai è fatto. Lo dicevo prima, c’è aria di cambiamento e questo ci facilita il compito. La candidatura di Perifano, poi, ha dato ad ‘Alternativa per Benevento’ quel ‘quid’ in più per presentarci al meglio agli occhi dei beneventani”.
A proposito di coalizione, resta aperto il nodo del Movimento Cinque Stelle
Ma stiamo vedendo tutti il travaglio che sta attraversando il Movimento Cinque Stelle a livello nazionale. Comunque, penso che a breve si risolverà il tutto. E nel modo migliore. Il M5S sarà una colonna portante della coalizione e il contributo di consigliere come Marianna Farese e Anna Maria Mollica rappresenterà un valore aggiunto per la nostra proposta politica considerando qualità e tenacia della loro opposizione e anche la coerenza dimostrata coi valori storici del Movimento”.
Per restare nel campo di ‘Alternativa’: non teme che la dialettica interna al Pd possa essere da inciampo alla vostra campagna elettorale?
No perchè parliamo di una vicenda tutta interna al partito e che non riguarda le questioni della Città. Vediamo cosa accadrà ma siamo in democrazia e ognuno è libero di fare le scelte che ritiene più giuste. Lasciatemi dire, però, che sarebbe un grande dispiacere, per me, vedere un amico come Giuseppe Lamparelli, con il quale da socialista condivido un percorso comune lungo quarant’anni, compiere una scelta di contrasto a Luigi Diego Perifano. Se pure fosse, comunque, l’amicizia non sarebbe in discussione, visto il valore e lo spessore dell’uomo”.
Vale solo per Lamparelli il dispiacere?
“Ho citato Giuseppe Lamparelli per la bella e lunga storia comune, fatta di successi e insuccessi come tutte le storie. Ma anche la prospettiva di vedere Francesco De Pierro e Raffaele Del Vecchio dall’altra parte della barricata mi crea disturbo e dispiacere. Francesco è un ragazzo di valore e valori, merita di proseguire nel centrosinistra il suo percorso politico. Quanto a Raffaele, è cosa nota l’amicizia che mi lega a lui e alla sua famiglia. Mi sembra persino scontato l’auspicio che si possa ricomporre il tutto”.
Il dubbio intanto resta. Se non altro perché con Mastella condividono la necessità di esportare nei capoluoghi il modello di coalizione politica che alle regionali ha permesso a De Luca di vincere le elezioni.
“Ancora nei giorni scorsi ho letto alcune dichiarazioni in tal senso di Mastella. La verità – inconfutabile – è che il modello De Luca non esiste più. Di prove ne porto tre: 1) a Napoli c’è il modello Manfredi, frutto dell’alleanza tra due grandi partiti, il Pd e il M5S, oltre a LEU-Articolo 1 e diversi movimenti civici. Una strada analoga a quella che a Benevento ha portato alla candidatura di Perifano; 2) A Benevento, della coalizione a sostegno di Angelo Moretti fanno parte tre sigle – Per, Verdi e Popolari – che alle scorse regionali erano con De Luca; 3) oltre al Partito Democratico, al Centro Democratico e a LEU-Articolo 1, nella coalizione di ‘Alternativa per Benevento’ ci sono tantissimi sostenitori del governatore, a partire dal sottoscritto. Il fronte deluchiano, dunque, si è riposizionato da un pezzo. D’altronde, nasce anche da qui quella che chiamo ‘La solitudine di Mastella’”.
In che senso parla di ‘Solitudine di Mastella’?
Nel senso che il sindaco oggi è politicamente ‘isolato’. Le sue liste saranno la lista Mastella, la lista Mastella 2, la lista Mastella 3, la lista della senatrice Mastella e poi le liste degli amici Luigi Barone – che è anche mio amico e a cui riconosco indubbie capacità – e del presidente della Provincia. Poi sento disquisire di simboli ma sappiamo tutti che parliamo di poca roba. Lasciatemi dire, però, che la ‘Solitudine di Mastella’ non ha solo origini politiche”.
Cosa vuol dire?
“Che è anche una questione caratteriale. Lui si pone con gli alleati come faceva ‘Il marchese del Grillo’. E lo stesso ha fatto con i suoi consiglieri comunali, gente che si era candidata con lui mettendoci la faccia. La cosa più grave ancora è che lo stesso approccio lo utilizza con i cittadini. Totò divideva il mondo in uomini o caporali, Mastella divide i beneventani in sudditi o nemici”.
Torniamo alla politica: Mastella vanta il sostegno di De Luca. Voi cosa rispondete?
“Dicerie. Meglio ancora: dicerie di Mastella. Perché De Luca dovrebbe sostenerlo? Perché Mastella lo ha votato? Anche il Pd lo ha fatto, anche Centro Democratico lo ha fatto, anche noi come Liberaldemocratici lo abbiamo fatto. E potrei citare anche gli amici Fernando Errico, Giulia Abbate e Floriano Panza e tanti altri ancora. De Luca nel Sannio ha goduto di un sostegno ampio, pari al 64,4%, fortunatamente ben più cospicuo di quello assicuratogli da ‘Noi Campani’ (12,8%). Trovo dunque giusto, sia dal punto di vista istituzionale che politico, che De Luca mantenga la equidistanza dimostrata fin qui. Perché dovrebbe romperla? Per fare un dispetto a Perifano? Chi? De Luca? Lo sapete che Luigi Diego è stato il primo esponente socialista a entrare nella direzione nazionale dei Ds e questo proprio per volontà di De Luca?”.
Torniamo, per chiudere, alla imminente campagna elettorale. Che sfida sarà?
“Una sfida bella, lunga e difficile. Penso che la nostra coalizione si lasci preferire perché eterogenea, perché capace di mettere assieme voci e sensibilità diverse. E la differenza per me è un grande valore: il confronto genera qualità. Ma anche dagli altri concorrenti del sindaco pro-tempore arriveranno proposte interessanti. Moretti è espressione di una parte importante del mondo dell’associazionismo, del terzo settore. Nel centrodestra oggi ci sono difficoltà ma per il bene della Città, che merita un dibattito pubblico di alto profilo, auguro anche a loro di trovare la sintesi migliore. E dico pure che il nome emerso, l’avvocato Rosetta De Stasio, è un profilo di altissimo livello, sicuramente attrattivo per l’elettorato di riferimento della coalizione”.
Ha dimenticato un altro suo amico, Nicola De Luca
“Fraterno amico. E lo saremo ancora a prescindere dalla decisione che prenderà. Non so se farà un passo indietro, di lato o in avanti. Ma so che non sarà mai un nemico. Tra uomini liberi funziona cosi”.

 

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