Home Benevento Insidie, trappole e fattori: quel dato che unisce Entella e Benevento

Insidie, trappole e fattori: quel dato che unisce Entella e Benevento

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Benevento – Superficie veloce, misure contenute, trappole diffuse. La Virtus Entella ha sfruttato il Comunale di Chiavari per tirarsi su in classifica e portarsi a ridosso della zona play off. E’ qui che i liguri hanno confezionato la maggior parte dei punti, ben ventidue in undici match, per una media esatta di due a partita. Soltanto il Venezia riuscì a passare, ma parliamo di una vita fa. Era il 24 settembre, i lagunari vinsero 2-0 e nel tabellino dei marcatori entrò un certo Riccardo Bocalon, anello di congiunzione tra quell’incrocio e questo Benevento, che ha subito l’ultimo gol proprio dalla punta passata al Pordenone nel mercato di gennaio. 

Non è un caso che uno dei simboli della squadra di Boscaglia, l’attaccante Matteo Mancosu, nelle ultime ore abbia ammesso candidamente ai microfoni di tuttomercatoweb.com che il rettangolo amico sia un punto di forza dei suoi: “Il nostro è un campo piccolo e veloce, diventa ostico per tutti se non si capisce subito il modo di giocarci”. Una situazione simile il Benevento la visse a Castellammare di Stabia, quando si trovò a dover fare confidenza in fretta con il manto in sintetico del Romeo Menti. La squadra di Inzaghi faticò a prendere le misure, patì lo svantaggio, reagì sfiorando due volte il pari e raggiunse le vespe nella ripresa con un gol di Coda, prima di restare in dieci per l’espulsione di Caldirola

Ad oggi quella stabiese è cronologicamente l’ultima trasferta senza vittoria per la Strega, che con il contachilometri attivo non ha più conosciuto resa. Da lì in avanti sono arrivati cinque successi di fila a domicilio contro Venezia, Livorno, Chievo, Cittadella e Cosenza, su campi a loro modo insidiosi per caratteristiche di volta in volta differenti. Ogni ostacolo è stato superato con più o meno agilità, tra l’altro con soli due gol al passivo in 450 minuti, di cui uno su calcio di rigore.

A differenza delle uscite precedenti, i numeri dicono che a faticare di più dovrebbe essere l’attacco. C’è infatti un dato che accomuna il ruolino interno della capolista a quello della squadra di Boscaglia. Entrambe, nel giardino di casa, hanno incassato soltanto cinque gol. La differenza è chiaramente nelle reti fatte: il Benevento è a quota 27 al Vigorito, quindici in più di quante ne abbia realizzate l’Entella, che al Comunale ha giocato però due gare in meno (11 contro 13).

Quelle che si troveranno di fronte sabato alle 15, insieme alle sole Frosinone e Pordenone, sono le uniche compagini a non aver toccato la doppia cifra nei gol incassati in casa. Al Benevento toccherà dunque fare gli straordinari, ma gli uomini di Inzaghi hanno già dimostrato di essere più che attrezzati anche per questo. 

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