Migranti, il carabiniere indagato: “Sono innocente, gravi deficienze investigative”

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Benevento- Si è dichiarato del tutto estraneo alle accuse contestategli il Carabiniere ritenuto dalla Procura della Repubblica coinvolto nell’inchiesta dei migranti.

Durante l’interrogatorio di garanzia, durato circa tre ore presso il Tribunale di Benevento, Salvatore Ruta, difeso dall’avvocato  Vittorio Fucci jr., ha respinto tutte le accuse.
Destinatario di uno dei cinque provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari emessi nei giorni scorsi, Ruta ha tuttavia contestato la solidità delle accuse affermando anche che uno degli elementi che lo accuserebbero, sarebbe il frutto di un errore grossolano da parte degli inquirenti perché riguarderebbero la errata dislocazione territoriale di un Reparto dell’Arma dei Carabinieri. Ruta ha anche contestato l’accusa di corruzione
Nella giornata odierna si sono svolti, nell’ambito delle medesime indagini, anche gli interrogatori di garanzia di Felice Panzone, funzionario della Prefettura, e di Giuseppe Pavone, dipendente del Ministero di Giustizia.  A noi di Anteprima 24  l’avvocato Fucci  ha rimarcato: “Ha contestato punto per punto, dando spiegazioni puntuali  sugli aspetti che riguardavano le sue accuse e dimostrando come le queste siano del tutto infondate”.
Ci sarebbero infatti delle intercettazioni che coinvolgerebbero il figlio del Carabiniere, anche lui militare nei Nas di Napoli. Fucci ha spiegato : “Il figlio non è mai appartenuto ai Nas di Salerno. Non c’è stato quindi alcun coinvolgimento. Il figlio non avrebbe mai potuto avere accesso agli atti a cui si fa riferimento”.
Fucci ha attaccato: ” Ritengo che sia stato un fatto mal interpretato o non si è indagato come si doveva. Hanno dato fatti gravi per scontati quando poi abbiamo appurato che ci sono state deficienze di carattere investigativo”.
Il legale ha quindi chiesto la revoca dei domiciliari. Una risposta potrebbe esserci domani. 
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