Benevento – Si dovrà attendere ancora per conoscere il destino dei 37 indagati chiamati in causa, a vario titolo, nell’inchiesta relativa alla gestione di alcuni centri migranti della provincia di Benevento e in particolar modo quelli facenti capo al consorzio Maleventum. Questa mattina era attesa, infatti, la decisione del Gup Loredana Camerlengo sulle richieste di rinvio a giudizio delle persone coinvolte, formulate a gennaio del 2019 dal Procuratore Giuseppe Conzo. I fatti risalgono al giugno 2018 quando, tra gli altri, finirono agli arresti domiciliari, poi revocati a seguito della decisione del Tribunale del Riesame di Napoli (LEGGI QUI), Paolo Di Donato ex amministratore del consorzio Maleventum; il carabiniere Salvatore Ruta (LEGGI QUI), Giuseppe Pavone, ex dipendente della Procura, Angelo Collarile, Felice Panzone e altre 10 persone. I restanti indagati non vennero “toccati” da misure cautelari in merito alle accuse formulate tra cui: truffa ai danni dello Stato, corruzione, frode e rivelazione di segreti d’ufficio.
Il 16 maggio la decisione di rinviare l’udienza a oggi, 4 luglio, affinché gli indagati e le parti offese individuate (Prefettura di Benevento, Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Comune di Durazzano, Comune di Calvi, Comune di Pesco Sannita, Allianz e Axa Assicurazioni) rivecessero l’avviso di conclusione indagini. Oggi la decisione di spostare al 25 luglio l’udienza preliminare dopo le diverse eccezioni presentate dalle parti.
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