Benevento – Istituire una borsa di studio per aiutare gli studenti più meritevoli, che hanno difficoltà economiche, a poter proseguire negli studi universitari dopo il diploma.
E’ l’obiettivo di Carlo Mazzone, docente di informatica dell’istituto tecnico ITI “G.B. Bosco Lucarelli” di Benevento e primo italiano finalista al Global Teacher Prize, che cercherà “di utilizzare al meglio” i 55 mila dollari che l’indiano Ranjitsinh Disale, vincitore del premio istituito dalla Varkey Foundation, ha deciso di regalare ai colleghi finalisti.
Mazzone ha le idee chiare ed è già in contatto con l’Unisannio per creare una partnership affinché nascano delle start-up innovative: “Sarebbe un contributo economico intorno al quale far ruotare differenti iniziative, anche in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio, per lavorare soprattutto nel contesto dell’imprenditorialità”.
Il vincitore dell’edizione 2020, premiato per il suo impegno in una scuola elementare femminile del Maharashtra, ha stupito tutti con la scelta di condividere la metà del premio da un milione di dollari con gli altri nove docenti. Gratitudine e sorpresa sono i sentimenti espressi dal docente sannita, che ha definito Ranjitsinh “una persona straordinaria”.
“Vive in un contesto sicuramente molto più difficile del nostro – ha spiegato Mazzone – e ha dimostrato un altruismo senza pari. Il suo gesto non era né previsto, né scontato. Sono molto grato di questo, ha dimostrato il vero senso del ‘Teacher Prize’, quello di darsi agli altri.
Noi abbiamo quello che è l’onere e l’onore della Varkey Foundation e cioè ‘TeachersMatter’, ovvero ‘i docenti valgono’. E non per sé stessi, ma perché tutti i bambini del mondo hanno diritto ad avere un insegnante e un insegnamento di valore, e noi ci crediamo molto in questo”. Un docente, in fondo, deve dare il buon esempio ed essere soprattutto un trasmettitore di passione piuttosto che di informazioni. Ed esempio migliore non poteva arrivare dall’insegnante dell’anno.
Nel servizio video l’intervista completa.