Bene Glik, Foulon sale nella ripresa: ora la Strega deve aumentare il ritmo

Finalmente il Benevento. La serie A inizierà tra sette giorni, ne mancano invece ben quattordici al debutto della Strega, che fino ad oggi si era tenuta ben lontana dalla ribalta. Annullate causa Covid tutte le amichevoli previste per fine agosto, non restano che scampoli di precampionato, due test dal crescente coefficiente di difficoltà. Il primo è andato in scena questa sera al Ciro Vigorito con la Reggina, battuta 2-1, il secondo è previsto per sabato prossimo alle ore 18 nella suggestiva cornice dello stadio Olimpico di Roma contro la Lazio. 

Attesa – C’era fermento in particolar modo per il debutto dei nuovi arrivi. Inzaghi nel test con i calabresi di Mimmo Toscano ha schierato dal primo minuto Ionita, Foulon e Glik, gettando nella mischia soltanto a gara in corso Caprari. Discorso a parte per Lapadula, rimasto fuori dall’elenco dei convocati diramato nella giornata di ieri. I ritmi blandi dei primi quarantacinque minuti hanno reso difficilmente valutabile la prestazione dei singoli. Il tecnico piacentino ha optato per il 4-3-2-1 di base lasciando (volutamente o meno) l’iniziativa alla Reggina, parsa decisamente più in palla per larghissima parte del confronto. 

Sotto i riflettori – Tra gli elementi sotto osservazione si è ben comportato Glik, autore di diverse chiusure e anticipi favoriti dal supporto di Caldirola. Evanescente Ionita, non premiato dall’andatura della partita, mentre il terzino sinistro Foulon si è riscattato nella ripresa dopo svariati errori (anche banali) commessi nel primo tempo. Caprari, una volta entrato, ha trovato spazio sul lato sinistro della trequarti. Pochi spunti ma anche una grandissima occasione sciupata da due passi a Guarna praticamente battuto, su assist perfetto di Tello.  

Tello – A proposito del colombiano, interessante valutare come Inzaghi abbia utilizzato alcuni dei protagonisti dell’ultima stagione trionfale nel campionato di B. Parliamo dei vari Improta, Tello e Kragl, il cui futuro è ancora in bilico. Per l’ex Empoli e Bari il ruolo ritagliato in questa circostanza è stato quello di terzino destro in sostituzione di Letizia (uscito a inizio ripresa). Al di là della gaffe commessa nell’azione del vantaggio calabrese, il sudamericano ha spesso conquistato il fondo accelerando il gioco. Tuttavia è difficile immaginarlo come un’alternativa futuribile in quello slot, soprattutto per gli evidenti limiti confermati in fase difensiva. 

Croce e delizia – Kragl e Improta hanno invece agito rispettivamente da trequartista di destra e da mezzala sinistra. Buona la prestazione di partenopeo che ha saputo sfruttare le distrazioni difensive dei calabresi nella ripresa andando a segno per il 2-1 e sfiorando addirittura la doppietta nel finale. Il tedesco ha invece provato spesso il sinistro che lo ha reso celebre non trovando mai fortuna. Oltre al danno la beffa: nell’unica circostanza in cui si è mostrato altruista Caprari non ha creduto al suo filtrante. 

Attacco – Se in difesa si può accennare un sorriso, per quanto riguarda la fase offensiva il discorso è diverso. Due contropiedi potenzialmente letali non sono stati sfruttati a dovere nel primo tempo per autentiche leggerezze. I giri sono aumentati nella ripresa, dopo lo schiaffo subito da Loiacono che è valso l’1-0 ospite, ma fino a quel momento il migliore dei giallorossi era risultato un perfetto Montipò, autore di almeno quattro preziosi interventi. Poco da imputare a Moncini, bravo a fare centro in una delle sole due occasioni avute, ma i rifornimenti sono stati ben pochi anche a causa di un centrocampo fin troppo compassato. Bocciature? Un azzardo. Era pur sempre la prima uscita della nuova stagione e il ritmo partita non piove dal cielo, la Strega saprà migliorare.