Home Benevento Giorgione, un idolo all’Albinoleffe: “Orgoglioso e fiero di essere sannita”

Giorgione, un idolo all’Albinoleffe: “Orgoglioso e fiero di essere sannita”

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Benevento – Le meritate vacanze dopo un stagione da incorniciare. Carmine Giorgione si gode il mare e un periodo di relax. Necessario staccare la spina, al termine di un’annata vissuta con l’Albinoleffe e conclusa al quinto posto del girone B di Serie C. Quattro le reti realizzate dal sannita, compresa quella nei play off contro il Mestre prima di uscire per mano della Feralpisalò.

All’Albinoleffe ho trovato l’ambiente ideale, nonostante la crisi che si avverte si tratta di un’isola verde per un calciatore. Sia i giovani che quelli più esperti come me possono migliorarsi in un contesto del genere”, racconta il centrocampista classe 1991, “parte tutto dal settore giovanile, ci alleniamo nello stesso centro sportivo e i più piccoli respirano da subito l’aria della prima squadra. Mi vedono come una sorta di idolo e questo mi fa molto piacere, anche perché mi piace allenare e sto valutando l’ipotesi di aprire una mia scuola calcio. I più giovani ti danno quella spinta e quella voglia che non dovrebbero mai mancare”.

La aprirà al Nord, precisamente a Valenza (Piemonte) dove ormai risiede e dove ha giocato. La sua carriera, del resto, si è sviluppata tutta da Roma in su, esclusa la parentesi di Messina. “Al Sud ci sono piazze calde, c’è gente che vive di calcio eppure manca chi abbia voglia e volontà di investire. Il calcio, sotto questo aspetto, rispecchia la situazione del Paese, con il Sud che fa più fatica ad emergere”.

Un po’ come lo stesso Giorgione, tanta gavetta fino alla soddisfazione della fascia di capitano dell’Albinoleffe, indossata quest’anno contro Triestina e Mestre. “Quando indosso la fascia l’emozione è sempre la stessa. In carriera ho avuto spesso la possibilità di essere il capitano o il vice, forse perché riconoscono in me un uomo spogliatoio o perché apprezzano il mio carattere. Mi sono sempre trovato bene in ogni piazza dove sono stato, tanto che presenzierò a un torneo dei tifosi a Savona per poterli anche salutare. Sono dell’avviso che ogni volta che si scende in campo bisogna sudare la maglia, alle spalle della società c’è chi investe e fa sacrifici e bisogna portare il dovuto rispetto”.

Due anni in provincia di Bergamo e un contratto in essere fino al 2020. Giorgione è diventato indubbiamente un punto fermo della società lombarda: “Il gol più bello l’ho realizzato durante il mio primo anno all’Albinoleffe. Quello alla Maceratese fu quasi liberatorio perché arrivò durante un periodo molto difficile, avevo perso da poco mio nonno. Il più bello e sentito, invece, l’ho segnato al Padova, con loro è sempre stata una battaglia in campo. Poi mi porta bene come squadra, feci gol lo scorso anno nei play off di tacco e quest’anno mi sono ripetuto con un bel tiro dalla distanza”.

Una stagione positiva in C per il centrocampista con uno sguardo interessato alla A. Giorgione ha infatti seguito con piacere l’annata del Benevento, senza mai dimenticare la sua terra d’origine. “Mi sento sannita e sono un sannita, porto con fierezza nel cuore i colori della mia città”, conclude il giocatore, “siamo un popolo dallo spirito battagliero, lottiamo sempre anche e soprattutto nelle difficoltà. Ho sempre seguito il Benevento, quando era un avversario in C fino all’exploit in serie A. Mi auguro possa tornare presto nel massimo campionato, avendo alle spalle una società professionale e passionale”.

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