Benevento – La Gesesa ci ripensa e decide di donare nuovamente alla cittadinanza i faretti che dall’8 dicembre illuminavano il monumento simbolo della Città, l’Arco di Traiano, e che erano stati divelti nella notte tra il 20 e il 21 luglio. Dunque, passo indietro della società del Gruppo Acea che gestisce il servizio idrico integrato a Benevento e nei comuni della provincia. Già, perché attraverso un duro comunicato, la Gesesa aveva promesso che non sarebbe intervenuta “per ripristinare quanto donato e non apprezzato da qualche “mente eccelsa” che ha così voluto lasciare un segno della sua inutilità al cospetto della Storia Millenaria dell’Arco di Traiano”. Intanto, proprio oggi i Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo.
Il motivo del passo indietro? Nella nota stampa stringata è possibile leggere: “Gesesa ha provveduto a ripristinare in toto l’impianto luci dell’Arco di Traiano, che era stato oggetto di atto vandalico nella settimana scorsa. Con questa azione ha voluto ridonare per la seconda volta, la luce al monumento simbolo della Città, ma nel contempo chiede a tutta la cittadinanza di diventare insieme sentinelle e protettori del nostro patrimonio storico-culturale”
Motivi ufficiali nessuno ma forse qualche attenta lettura del passo citato in un articolo de il Vaglio.it (“C’è la coscienza che il dono è la possibilità di innescare i rapporti reciproci tra umani, qualunque poi sia l’esito?”. Il donare non può essere sottoposto alla speranza della restituzione, di un obbligo che da esso nasce, ma lancia una chiamata, desta una responsabilità, ispira il legame sociale”) avrà smosso le coscienze di qualche buon dirigente.