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Gaich e l’esempio di Icardi: quel vento argentino che può scuotere la Juve

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Benevento – Undici partite senza vincere, e la dodicesima è un ostacolo definito insormontabile. Il Benevento dovrà superare ogni limite per uscire dalla sfida dello Stadium contro la Juventus con qualcosa in tasca, non ultimo quello legato ai risultati ottenuti dai bianconeri contro le neopromosse negli ultimi 8 anni. Il doppio risultato utile tra andata e ritorno di una squadra proveniente dalla B manca infatti dal campionato 2012/13, quando la Sampdoria riuscì addirittura a vincere sia prima che dopo il giro di boa: 2-1 a Torino e 3-2 a Marassi. 

Anche quella era la Juventus di Andrea Pirlo, che però comandava le operazioni a centrocampo e non in panchina come quest’anno. Non è l’unico superstite di quel doppio schiaffo, visto che nonostante gli anni passino ci sono ben tre ex compagni che non hanno ancora appeso le scarpette al chiodo. Parliamo di Leonardo Bonucci, Gianluigi Buffon e Giorgio Chiellini, tutti e tre teoricamente disponibili per la sfida con la Strega

La gara di andata di quel campionato, giocata nel giorno dell’Epifania, coincise con la definitiva consacrazione dell’allora ventenne Mauro Icardi. Fu lui a siglare la doppietta che affossò i bianconeri allo Stadium ribaltando l’iniziale vantaggio dei padroni di casa firmato Giovinco. Icardi si sarebbe ripetuto anche nel 3-2 della gara di ritorno andando a segno insieme ai compagni di allora, Eder e De Silvestri. 

C’è un vento argentino che accarezza il giovane Gaich e che potrà magari aiutarlo a trovare lo spunto giusto, se mai dovesse vincere il ballottaggio con Lapadula. Anche un dato potrebbe stuzzicarlo: prima di quel 6 gennaio l’attuale bomber del Psg aveva realizzato un solo gol in serie A, e in Liguria proprio come Adolfo, ma nel derby contro il Genoa. Sì, in tempi di magra ci si appella a tutto.

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