Benevento – Superato il 3%, 1.200 voti in città, 700 al Senato, 5.000 in tutta la Provincia.
Questi i numeri di “Fratelli d’Italia” alle elezioni del 4 marzo scorso; “Un Partito che nel Sannio è stato fondato in occasione della stessa campagna elettorale”.
Federico Paolucci, Commissario provinciale del partito, ha esordito con queste parole, a Palazzo Paolo V, presentando la sua personale analisi del voto delle elezioni per il rinnovo delle Camere di due domeniche or sono. Paolucci ha voluto sottolineare come la formazione politica, che ha come leader nazionale Giorgia Meloni, pur da tempo presente su scala nazionale, si sia formata nel Sannio, di fatto, solo pochi giorni or sono in quanto prima si era vissuta una fase nella quale Pasquale Viespoli, l’ex sindaco di Benevento, sembrava avesse molto “feeling” dovesse esserne dunque il capo.
Tanto è vero che, sul finire dell’anno scorso, lo stesso Viespoli, quale responsabile di “Mezzogiorno Nazionale”, aveva invitato la Meloni in città per un pubblico Convegno svoltosi al Museo del Sannio: sembrava fatta per una Candidatura dello stesso Viespoli nelle Liste di “Fratelli d’Italia”, ma le strade tra Meloni e l’ex sindaco si divisero lì e non se ne fece nulla.
Dunque, Paolucci, dopo questa “scissione”, chiamiamola così, ha di fatto preso in mano il Partito in città e provincia a pochi giorni dall’indizione dei Comizi elettorali e condotto diciamo in solitudine questa campagna; una partenza con handicap, che tuttavia, così almeno sostiene lo stesso Commissario provinciale, non ha penalizzato più di tanto il partito. Interrogato dai giornalisti sul peso che avrebbe avuto la presenza in lista di Pasquale Viespoli, di fatto Paolucci ha glissato dichiarando di non sentire l’ex Sindaco da prima delle elezioni.
Il profondo rimescolamento delle carte registrato per le elezioni del 4 marzo avrà comunque delle conseguenze. In particolare l’adesione di Clemente Mastella a “Forza Italia” a pochi giorni dalla presentazione delle candidature pone dei problemi di natura politica: “Fratelli d’Italia” è parte integrante della coalizione di centrodestra che potrebbe guidare il Paese, dunque Paolucci chiede a Mastella di dare spazio alla formazione politica anche a Palazzo Mosti. Paolucci non chiede di entrare lui stesso o far entrare qualcuno dei suoi in Giunta comunale, tanto più che non ha esponenti del suo Partito tra le fila dei Consiglieri Comunali, ma chiede di essere coinvolto nelle scelte di fondo. “Chiediamo la istituzione di un Tavolo tecnico-programmatico per discutere sulle iniziative strategiche dell’Amministrazione Comunale”. Paolucci fa questo ragionamento: “E’ vero che io stesso ho partecipato con una Lista Civica alle elezioni per il Comune di Benevento con a capo Gianfranco Ucci, ma quella Lista era comunque di centrodestra ed oggi io rappresento Fratelli d’Italia che è alleata con Forza Italia, cui ha aderito lo stesso Mastella. Chiediamo dunque di essere coinvolti nelle discussioni di fondo sulla politica cittadina. A noi le beghe sugli assessori non interessa nulla” .
Peraltro da qui a breve, entro la primavera, si vota in ben 15 Comuni sanniti per rinnovare altrettanti Consigli comunali. E non si tratta di una tornata elettorale irrilevante: al contrario essa è molto importante per il Sannio anche perché i nuovi eletti dovranno contribuire con il loro voto a rinnovare gli organi della Provincia a metà ottobre, scadenza naturale della Consiliatura alla Rocca dei Rettori.
Insomma, Paolucci ha sfoderato l’ascia di guerra nei confronti della stessa Amministrazione che guida la Provincia a trazione PD. La Presidenza Ricci, definita senza mezzi termini “indegna” da Alberto Febbraro, candidato all’Uninominale alla Camera dello scorso 4 marzo ha i giorni contati ed il centrodestra si deve preparare compatto a scalzare dalla Rocca il centrosinistra.
Infine, Paolucci ha voluto lanciare un appello a tutti gli eletti alle Camere dello scorso 4 marzo. L’argomento riguarda la sanità pubblica: è in discussione una proposta di legge per accorpare l’Asl di Benevento a quella di Avellino. Si tratta, a giudizio di Paolucci, di una proposta perniciosa per il Sannio: venendo a prevalere gli interessi territoriali del maggior numero di abitanti della provincia irpina, il Sannio ne uscirebbe con le ossa rotte a livello di offerta di servizi sanitari. Occorre dunque trovare, ha chiesto Paolucci, una unità di intenti per scongiurare tale nefasto meccanismo.
Assente Ida Santanelli, presenti in Sala anche la candidata al Senato Annamaria De Vanna .
Il candidato Febbraro ha sottolineato l’importanza puntare sulle aree interne: “Questa campagna elettorale è stata travagliata e difficile, ma abbiamo potuto contare su un numero forte di amministratori e un partito serio alternativo sia al Pd che al Movimento 5 Stelle”.
Infine è intervenuto Paolucci che ha rimarcato: “Abbiamo ottenuto risultati insperati. Il nostro è un partito identitario e non abbiamo proposto cose irrealizzabili”.