Benevento – La Benevento solidale e generosa si è ritrovata per la Giornata contro la Sclerosi multipla acquistando piante di gardenia e ortensia per promuovere la ricerca scientifica: la manifestazione, dal titolo ‘Benvenuta Gardensia’ ha visto oggi numerosi volontari beneventani impegnati a vendere queste piante presso il Centro Commerciale Buonvento per contribuire alla raccolta fondi da destinare alla ricerca scientifica per combattere questa gravissima patologia.
La raccolta proseguirà anche domani e la giornata dell’8 marzo, festa della donna
Due splendidi fiori, che simboleggiano il doppio impegno che l’associazione vuole assumersi per la ricerca e l’assistenza, potranno essere portati a casa insieme alla certezza di aver donato una speranza ai malati colpiti da questa malattia degenerativa. Il contributo dei volontari è fondamentale nelle attività di segreteria, raccolta fondi, organizzazione dei servizi per le persone con sclerosi multipla.
In un primo tempo la manifestazione era stata indetta in piazza Castello ai piedi della Rocca dei Rettori, ma le indicazioni meteo hanno consigliato lo spostamento e l’organizzazione ha deciso di spostarsi al Rione Libertà.
La manifestazione beneventana, in contemporanea a quelle che si svolgono in tutto il Paese, intende anche celebrare i 50 anni dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) rinnova il suo impegno al fianco della ricerca lanciando la campagna.
Una pianta di gardenia o una di ortensia, o entrambe, vengono messe in vendita con un contributo minimo di 15 euro l’una. Due fiori a sottolineare lo stretto legame tra le donne e la sclerosi multipla che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini; infatti, le rilevazioni scientifiche e statistiche confermano purtroppo che ogni giorno ben 5 donne ricevono una diagnosi di questa patologia che colpisce la muscolatura.
Presente questa mattina il presidente dell’Aism di Benevento Ugo Dell’Unto che ha rimarcato: “E’ una raccolta di fondi per la ricerca. Offriamo l’opportunità di acquistare una pianta per far capire che si può combattere questa malattia ma occorre investire sulla ricerca e formazione “.
Dell’Unto ha sottollineato come i cittadini si fermino, parlino e si confrontino per la grave malattia che soprattutto una donna può avere: “L’Associazione ha l’occasione di sensibilizzare e informare sulle tematiche connesse alla patologia, per fornire orientamento ed indicazioni su dove trovare le risposte o dubbi e domande sulla malattia.”