Sant’Agata de’ Goti (Bn) – C’è un cauto ottimismo sulla sorti del pronto Soccorso al “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti. E’ quanto emerso, sia pure tra distinguo e qualche polemica, al termine della riunione di oggi pomeriggio dei Sindaci del comprensorio territoriale che gravita sul centro saticulano e che hanno risposto all’invito del primo cittadino Carmine Valentino per fare il punto sulla paventata soppressione del Pronto Soccorso dell’Ospedale caudino. Tale misura, che sarebbe contenuta nei disegni strategici della Regione per il risanamento dei costi del Servizio sanitario ed oggetto di durissime polemiche politiche nei giorni scorsi, dovrebbe avere effetto concreto proprio il 15 settembre prossimo.
Nella Sala Consiliare del centro saticulano, presenti anche il Vescovo di Cerreto e Sant’Agata de’ Goti mons. Domenico Battaglia, il consigliere regionale Mino Mortaruolo ed il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Stefano Graziani; hanno preso parte ai lavori a difesa del Pronto Soccorso i Sindaci di Airola, Amorosi, Arpaia, Baselice, Bucciano, Castelvenere, Dugenta, Faicchio, Forchia, Limatola, Melizzano, Moiano, San Salvatore Telesino, Telese Terme.
Valentino nell’introdurre il dibattito ha sottolineato come in data 3 settembre scorso abbia inviato al Presidente della Regione e Commissario straordinario alla Sanità Vincenzo De Luca un proprio documento per chiedere il mantenimento del presidio sanitario assistenziale di primo soccorso al “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”. Il Sindaco ha anche comunicato che De Luca ha risposto a tale sollecitazione assicurando che la struttura annessa all’Ospedale non sarebbe stata toccata e su questo De Luca ha anche provveduto ad informare la cittadinanza interessata mediante un Comunicato Stampa che riassumeva la sua posizione.
Dopo tale introduzione, hanno quindi preso la parola per confermare tale posizione di De Luca, lo stesso consigliere Mortaruolo e il Presidente Graziani. Quest’ultimo ha poi rassicurato i sindaci che la Regione darà per la sanità circa 31 milioni di euro. Sarebbe quindi anche scongiurato il pericolo della perdita del polo oncologico. Ma nonostante tali osservazioni e rassicurazioni, gli altri Sindaci, e non solo quelli di parte politica avversa a De Luca, hanno invocato certezze su questo argomento, cioè fatti concreti e garanzie, non solo affermazioni di principio su carta intestata.
A tale proposito Domenico Matera, sindaco di Bucciano, si è chiesto polemicamente se in effetti il problema esiste o meno. “A detta di De Luca – ha continuato Matera – il problema non esiste, per cui non si capirebbe il perché dell’incontro tra i rappresentanti Istituzionali sull’argomento: tuttavia le rassicurazioni presidenziali non sono convincenti. Il problema vero è dato dal fatto che il Pronto Soccorso, così come è oggi, ha bisogno di una strategia e di misure di potenziamento e di miglioramento che al momento non si vedono. Rafforzando il servizio del Pronto Soccorso del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” – ha proseguito Matera – si creerebbero le condizioni per alleggerire il peso della domanda di assistenza sanitaria all’Ospedale del capoluogo che risulta preso letteralmente d’assalto tutte le ore del giorno”. Matera ha poi introdotto il tema del Polo Oncologico che dovrebbe essere istituito presso il nosocomio di Sant’Agata de’ Goti: ma anche questa struttura, qualora fosse effettivamente avviata, non avrebbe alcun senso se non lavorasse in continuità ed in parallelo con un Pronto Soccorso efficiente e organizzato.
E’ intervenuto anche il Sindaco di Castelvenere, Mario Scetta, il quale ha osservato che “il Pronto Soccorso in un qualsiasi Ospedale è una struttura complessa e, come tale, delicata da gestire e da rendere funzionale per cui costituisce il vero e proprio cuore dell’Ospedale. Eppure al momento questa organizzazione strutturata non la si percepisce al Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e peraltro i servizi dell’Ospedale caudino sono stati invece ridimensionati perché ad esempio l’Ortopedia è stata spostata al “Rummo” di Benevento”.
Per il Vescovo Battaglia la vertenza dell’Ospedale saticulano è “una battaglia di giustizia sociale. Non si può pensare all’aritmetica e ai conti a partita doppia sulla pelle e sulla salute dei cittadini: chiedo dunque a tutti i Sindaci presenti e ai rappresentanti delle Istituzioni di superare ogni divisione di natura politica per assumere una comune posizione a difesa del territorio”.
Il dibattito si è chiuso con la rinnovata richiesta, formulata da Valentino, e rivolta formalmente anche da parte dei Sindaci presenti al Presidente – Commissario De Luca, di tenere fede alla rassicurazione resa pubblica nei giorni scorsi. Del resto mancano pochi giorni alla supposta chiusura del Pronto Soccorso ( il prossimo 15 settembre): non resta che attendere.