Sono trascorsi poco più di dieci anni dal giorno dell’inaugurazione del parco archeologico e del verde di Cellarulo, al Rione Ferrovia. Era il 15 luglio 2010 quando l’allora primo cittadino, Fausto Pepe, effettuò il canonico taglio del nastro affidando la struttura alla cittadinanza. Il parco, che si estende per oltre mille metri quadrati, avrebbe dovuto fungere da luogo ricreativo e da collante tra la zona della stazione ferroviaria e quella di Santa Clementina. Un’area verde, utilizzata prevalentemente per il jogging e le passeggiate nella natura.
La gioia dell’idillio iniziale è durata però pochissimo, sgretolata dall’incuria e dell’abbandono. Da tempo chiuso al pubblico per contenziosi, il parco è stato oggi interessato da un nuovo, triste episodio. L’incendio che ha raggiunto la zona nel primo pomeriggio ha infatti devastato anche una delle aree situate all’interno del percorso archeologico. Un ulteriore colpo, forse quello di grazia, per un complesso di cui non resta ormai nulla. Due vigili del fuoco hanno provveduto a domare le ultime fiamme intorno alle ore 17. Un’immagine tanto simbolica quanto triste se si pensa a ciò che avrebbe potuto rappresentare e non è invece mai stato il parco Cellarulo per il capoluogo e la cittadinanza.
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