Benevento – Un convegno per approfondire il tema del cosiddetto Testamento Biologico e delle DAT (disposizioni anticipate di trattamento), organizzato dall’associazione Mogli Medici Italiani di Benevento, si è svolto questo pomeriggio presso il Centro Congressi dell’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento. Relatore Raffaele Sinno, docente di Bioetica e di Scienze Religiose presso I.S.S.R. “San G. Moscati” Benevento e all’Università degli Studi di Bari.
Lo stesso professore Sinno ci spiega l’importanza di tali incontri, soprattutto dopo l’approvazione della legge a gennaio 2018 che non appare ancora recepita dai comuni e dalle istituzioni italiane.
“E’ un argomento di frontiera bioetica e sappiamo bene quanto le questioni di etica di fine vita comportano un acceso dibattito tra diverse posizioni filosofiche e scientifiche. In Italia, finalmente, anche se con molto ritardo abbiamo una normativa sulle disposizioni anticipate di trattamento. Una legge con molti risvolti positivi ma anche negativi; forse andava elaborata con un percorso approfondito ma sulle questioni bioetiche spesso si accende la biopolitica e questo crea difficoltà al legislatore”.
“Purtroppo – insiste il professor Raffale Sinno – c’è carenza di formazione su uno dei temi più attuali in ambito sanitario, antropologico, filosofico e politico. Fondamentale è il rispetto dei diritti della persona che chiedono il rifiuto delle terapie e insieme a questo il necessario saggio equilibrio dell’azione dell’equipe professionale dei medici che certamente non può essere relegata a semplice esecutrice di disposizioni.”
Facciamo un ripasso sulla norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. Queste vengono definite come l’atto in cui ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere può, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Il dichiarante può anche indicare una persona di fiducia (fiduciario) che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie. Il fiduciario deve essere maggiorenne e capace di intendere e di volere: la sua accettazione della nomina avviene con la sottoscrizione delle Dat oppure con atto successivo che viene allegato a queste ultime.
Circa la forma con cui vengono espresse le Dat viene stabilito che esse debbano essere redatte per atto pubblico, o per scrittura privata, e sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo, e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa. In questo secondo caso, dovrà essere autenticata e consegnata personalmente dal disponente all’ufficio di Stato civile del comune di residenza. L’ufficiale provvederà, dunque, alla trascrizione in un apposito registro. È possibile anche consegnare le DAT anche alle strutture sanitarie e possono essere videoregistrate o espresse con quei dispositivi che consentano alla persona con disabilità di comunicare. Inoltre, sono rinnovabili, modificabili o revocabili in ogni momento.
Come sottolineato dal professor Sinno, in Italia siamo ancora indietro. Nella nostra provincia è stato il Comune di Castelpoto ad istituire il registro mentre a Benevento restano ferme in Commissione le proposte del Movimento 5 Stelle e dei consiglieri comunali del PD Italo Di Dio e Floriana Fioretti. Un passo fondamentale che Palazzo Mosti deve assolutamente compiere ma che resta ancora fermo al palo.
A margine del convegno è intervenuta la professoressa Angela Maffeo Grimaldi, organizzatrice dell’evento e presidente dell’AMMI di Benevento: “Il testamento biologico ci consente anche di compiere un atto di amore. Infatti, le disposizioni anticipate di trattamento rappresentano un’opportunità per incrementare la cultura della donazione degli organi. Il convegno costituisce un momento di riflessione e confronto su questo importante tema. Altruismo e scienza con gli alunni delle scuole superiori che hanno fatto un percorso con AIDO per la donazioni. Come AMMI ci preoccupiamo della divulgazione scientifica su vari temi affinché si possa fare un servizio sociale”.