Benevento – C’è qualcosa che stona e non in termini di risultati o di classifica. C’è qualcosa che stona nei numeri, nei dati e in alcune dichiarazioni. Carte alla mano, il Benevento risulta essere una delle formazioni di serie A maggiormente “imbottite” di esperienza.
Prendendo in considerazione le formazioni di partenza schierate nelle prime sei giornate dai venti allenatori, solo tre squadre fanno registrare un’età media superiore a quella dei giallorossi. Il Benevento è infatti quarto in questa speciale classifica che tiene conto degli undici calciatori al momento del fischio di inizio, con un’età media pari a 28,3 anni. Peggio (o meglio a secondo dei punti di vista) hanno fatto Inter (28,5), Lazio (28,6) e Parma (29,0).
Un quarto posto che si trasforma in primato per la Strega se si considerano i cambi effettuati da Inzaghi a gara in corso. In quest’ultimo caso, l’età media dei sanniti fa un balzo in avanti, arrivando a toccare quota 28,6 anni. Nessuna delle altre società di serie A, considerando le sostituzioni, supera il Benevento.
Un dato atteso se si tiene contro dell’età media complessiva (28,0) della rosa a disposizione dell’allenatore piacentino, la quarta più “anziana” dell’intero campionato. Un tasso maggiore di esperienza, in termini di carta d’identità, si riscontra solo in Juventus (28,1), Lazio (28,2) e Inter (28,3).
Numeri, insomma, che stonano con alcune dichiarazioni: “Avevamo messo in preventivo che tanti giocatori giovani, magari anche per una sorta di timidezza all’esordio in serie A, potessero pagare qualcosa dal punto di vista dell’esperienza”. Mittente Filippo Inzaghi, il quale ha spesso sottolineato questo elemento e lo ha fatto anche alla vigilia del match con lo Spezia.
Il riferimento è ai troppi gol subiti, gli ultimi tre rimediati lunedì a Verona. Eppure al “Bentegodi” la retroguardia aveva un’età media di 27,2 anni: Montipò (24), Letizia (30), Glik (32), Caldirola (29) e Foulon (21). Se si considera l’undici di partenza schierato contro gli scaligeri, il dato sale a 28,1 contro i 25,6 della formazione di Juric.
Viene allora da porsi una domanda: non è che Inzaghi intenda “giovani” in termini di presenze in serie A? Perché a quel punto la soluzione sarebbe far giocare Maggio ed Hetemaj che insieme fanno più di 600 gettoni nel massimo campionato. Eppure il mercato di Pasquale Foggia è stato orientato proprio in questa direzione, tanto che sono arrivati elementi come Ionita (180), Iago Falque (168), Caprari (154), Glik (153), Lapadula (90) e Dabò (55): totale 800 apparizioni tonde in serie A. Se i numeri non mentono, dunque, i motivi delle sconfitte rimediate e dei gol subiti vanno probabilmente ricercati altrove. Problemi ai quali si spera sia stata trovata soluzione, per invertire il trend negativo già nell’importante gara di domani contro lo Spezia.
Nella tabella di transfermarkt, l’esperienza delle rose delle venti di serie A nel massimo campionato: