Durazzano (Bn) – Tra colossi della ristorazione, nomi altisonanti, personaggi che hanno fatto fortuna dietro ai fornelli e in tv, si staglia un nome che profuma di Sud e di Sannio. Alessandro Buffolino, chef originario di Durazzano, che è in lizza per il titolo di “Personaggio dell’anno nell’enogastronomia e dell’accoglienza” nella sezione cuochi. In lotta con altri 35 colleghi, tutte eccellenze italiche e alcuni di questi veri e propri totem nella propria categoria. Da Carlo Cracco ad Antonino Cannavacciuolo, passando per Rosanna Marziale, Davide Oldani, Cristiano Tomei e Antonello Colonna. Giusto per citare i nomi che vanno per la maggiore, ma la competizione si allarga a tanti altri degni di nota e meno televisivi. Lo chef durazzanese, firma di Acanto Hotel Principe di Savoia a Milano, ha avuto un plebiscito di voti, tanto da trovarsi al secondo posto nelle preferenze, alle spalle del solo Carlo Cracco. Buone opportunità di passare avanti e avvicinarsi al titolo. La competizione è ancora in corso, le votazioni si dividono su tre periodi diversi e il primo è ancora in corso (va dal 20 di dicembre al 10 gennaio). Una prima scrematura dei 36 in lizza, per passare ai 12 che apriranno il secondo turno (dal 10 al 31 gennaio), fino ad arrivare ai 6 finali che si giocheranno il titolo nelle votazioni dal 31 gennaio al 21 febbraio.
Tra tante colonne dell’enogastronomia, quindi, si staglia il nome di uno chef durazzanese, uno che, con passione e grande sacrificio, studio e attenzione ai particolari, ha saputo percorrere quella strada che lo ha condotto fino all’eccellenza. Un percorso fatto di conservazione delle tradizioni sannite senza, però, disdegnare le novità che possono essere scoperte via via e innestate in esse, per creare il giusto mix tra sapori innovativi e materie prime semplici e tradizionali.
Stesso discorso che si può applicare anche a un altro candidato sannita, Giuseppe Iannotti, chef del Kresios, con la sola differenza che lui opera ancora nel Sannio, a Telese Terme. Anche Iannotti è in questa lista ed è assolutamente menzionabile.
Alo di là di come finirà questo concorso, due sanniti nel gotha della cucina italiana è già un motivo di vanto per una terra intera.