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Il dramma dei dipendenti “Papino”: chiesto un tavolo di confronto per superare la crisi

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Benevento – Presidio di protesta questa mattina dei 20 dipendenti del punto vendita “Papino” del centro commerciale I Sanniti in via Valfortore. I lavoratori, in cassa integrazione da circa un anno, stanno vivendo una situazione delicata dal punto di vista sociale, già denunciata dalla Cgil lo scorso 25 novembre. Un quadro che allo stato attuale non appare suscettibile di evoluzione positiva.

Unitamente al personale dipendente ha partecipato alla protesta il segretario provinciale della Cgil Luciano Valle e una rappresentanza della  Filcam Cgil capeggiata da Antonella Rubbo. Il sindacato ritiene necessario un tavolo di confronto promosso dalle Istituzioni locali finalizzato a garantire continuità lavorativa, con la restituzione ai lavoratori interessati e alle loro famiglie la dovuta serenità e dignità.

“I lavoratori sono in una specie di limbo senza certezza senza sapere quale sarà il loro futuro. La cassa integrazione scadrà il prossimo mese, abbiamo interpellato oltre la proprietà anche il sindaco di Benevento per aprire un confronto. L’azienda non ci ha mai risposto, speriamo che il sindaco si faccia sentire“, ha dichiarato Antonella Rubbo della Filcams Cgil 

Una dipendente, Samanta Parrella, ha sottolineato: “Chiediamo dignità dopo 15 anni di lavoro in questa azienda. Vogliamo almeno essere ascoltati, non è giusto cancellarci come se fossimo fantasmi. Abbiamo fatto il nostro dovere sempre”.

E’ intervenuto anche il segretario provinciale del sindacato Luciano Valle: “E’ l’ennesimo dramma del lavoro in questa provincia, un territorio che sta vivendo in maniera disastrosa  la pandemia. O si imboccano le strade per risollevarlo o altrimenti noi vedremo queste scene quotidianamente. Perdiamo quasi 1500 residenti all’anno, dobbiamo invertire la rotta. Tra 10 anni saremo una provincia anziana. La pandemia può essere un’opportunità per cambiare rotta e costruirsi un futuro in questo territorio”. 

  

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