Cagliari – Momento complicato per il Cagliari, reduce dalla sconfitta interna con il Napoli. Sardi chiamati al riscatto domani contro il Benevento di Pippo Inzaghi, atteso alla Sardegna Arena nel lunch match dell’Epifania. Si aspetta una reazione il tecnico Eusebio Di Francesco, intervenuto in conferenza stampa per presentare l’incontro di campionato.
Assenti – Godin non recupera, così come Faragò, Klavan e Ounas. Di quelli assenti con il Napoli non recuperiamo nessuno.
Joao Pedro – La scelta di cambiare modulo e metterlo lì sta pagando. Può rimanere fuori dalla partita per alcuni minuti, ma quando si accende può fare male. Bisogna guardare anche i numeri e lui è quasi un centrocampista. Quando hai giocatori bravi devi metterli in condizione di fare il meglio. Voglio una squadra più tenace.
Lykogiannis – Non cambiare un giocatore ammonito non è sempre un errore, bisogna fare i conti con gli slot a disposizione e con altri fattori.
Terzino sinistro – Potrei studiare tante soluzioni, Tripaldelli ha fatto bene quando è stato chiamato in causa. Il calcio non è una partita di Football Manager, se inventi tanto rischi di combinare casini.
Sveglia – Cercheremo di suonarla al di là di ruoli, chiedo qualcosa in più in termini di carattere e attenzione.
Formazione – Metterò in campo i giocatori che riterrò più opportuni. Dobbiamo essere più bravi, anche chi subentra. Con cinque cambi la partita può cambiare nel corso dei 95′. La volontà di portare una vittoria scacciacrisi c’è da parte di tutti.
Mentalità offensiva – Ci vuole coraggio, con l’assenza di Rog chi ha più abilità nel recuperare i palloni se non Nandez? Mancava anche Faragò per fare il terzino con Zappa alto. Per sostenere determinati attaccanti bisogna muoversi in un certo modo, abbiamo sofferto ed eravamo riusciti a riprenderla la gara col Napoli. I giocatori vogliono fare quello che gli chiedo, ma non è detto che lo facciano al meglio per altre situazioni. Questa squadra ha voglia, lo vedo negli allenamenti, siamo mancati nella continuità in partita. Cercheremo di cambiare qualcosa.
Fiducia – La sento in maniera netta, siamo nel mondo del calcio. Mi girano perché questa squadra può fare di più e potrebbe avere una classifica diversa.
Mercato – Se recupero tutti, le soluzioni le ho in casa. Avevo a disposizione sei centrali, ora ne ho giusto tre. Ci stiamo guardando intorno, sia in entrata che in uscita. Oggi mi interessa parlare della partita con il Benevento, è un spartiacque importante, una vittoria ti potrebbe cambiare prospettive e noi abbiamo bisogno di vincere.
Giovani – L’aggressività devono ritrovarla giovani e vecchi, è un discorso di squadra. Dobbiamo migliorare tutti. Con il Napoli siamo stati bravi a tratti a non farli giocare ma parliamo di giocatori che hanno qualità per uscire dal pressing. Dobbiamo sopperire al gap tecnico con aggressività e volontà, questo è un aspetto da migliorare.
Classifica – Mancano quei tre, quattro punti di cui parlavo nelle precedenti conferenze. Radja è un combattivo, lo volevo dall’inizio del campionato e mi auguro possa dare esperienza e carisma a questa squadra.
Nainggolan – Radja è un centrocampista che può giocare ovunque, ma la condizione non è ancora quella buona per avere i novanta minuti. Domani potremmo vederlo, ma non do vantaggi e non darò indicazioni sulla formazione.
Mancanze – Il concetto di squadra lo vorrei vedere per tutta la partita. Il giudizio viene drogato dai risultati, con il Napoli siamo riusciti a riprendere la partita e poi abbiamo subito gol ed espulsione. La squadra ha delle idee, ma non ha ancora un’identità. Con la perseveranza e la resilienza riusciremo a trovarla. Non possiamo essere contenti della classifica e della continuità della squadra, da quando c’è la pandemia questa squadra ha vinto pochissimo.
Cattiveria – Dobbiamo ritrovarla il prima possibile e non la troviamo certo al supermercato. Vedendo gli allenamenti mi stupisco. Le nostre partenze a volte sono state ad handicap. Stiamo cercando di modificare qualcosa, spronando la squadra con bastone e carota. Il primo responsabile sono io.
Benevento – Sono una sorpresa positiva. Squadra propositiva, ha ripreso gare importanti e ha subito sconfitte immeritate con Sassuolo e Milan. Stanno facendo bene, vanno molto in verticale. Diventano pericolosi quando è il momento di attaccare, dobbiamo cercare la vittoria contro una squadra che sta facendo bene.
Manager – Sono diventato meno integralista. L’obiettivo rimane lo stesso, ma per il cambiamento occorre tempo. Avrei voluto più qualità sin da subito, varie situazione non ce l’hanno permesso. Credo in questo obiettivo, stiamo cercando di fare crescere i giovani. La mia filosofia rimane, ma in questo momento bisogna fare punti. Bisogna essere cinici e pratici.