De Zerbi tra campo e mercato: il punto su Belec, Sandro e Diabaté

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Benevento – Conferenza infrasettimanale per l’allenatore giallorosso Roberto De Zerbi in vista dell’appuntamento di domenica pomeriggio contro il Torino nel capoluogo piemontese. L’allenatore ha commentato a mente fredda la sconfitta del Dall’Ara parlando del morale della squadra, di mercato e del prossimo avversario. Di seguito le sue dichiarazioni. 

Analisi e Costa – “Costa non si è ancora allenato, vediamo nei prossimi giorni, gli ultimi prima della gara. Ho rivisto la gara con il Bologna e devo dire che non abbiamo fatto male. Abbiamo spesso sbagliato l’ultimo passaggio prima di andare a rete. Potevamo fare risultato anche lì, poi abbiamo subito troppo le situazioni su calcio piazzato. Non mi soffermo sugli infortunati perché purtroppo questa è una costante da quando sono arrivato”.

Memushaj e centrocampo – “Potrebbe andare via, ma solo nel caso in cui dovesse venire un altro centrocampista altrimenti resta qui. Mi aspetto da lui sempre la partita del livello di quella disputata con la Sampdoria. Non è nella lista dei partenti a prescindere, ma solo se arriva un altro. Djuricic puàò fare la mezzala, Guilherme anche ma non tutti e due insieme. Sono giocatori troppo offensivi per essere schierati insieme. Djuricic è tanto che non gioca, deve migliorare dal punto di vista fisico”.

Sandro – “Per me è un onore allenarlo e anche per Benevento averlo. E’ un professionista esemplare, è un esempio. Lui non è come caratteristiche molto dinamico, questo bisogna metterlo in conto. E’ un giocatore pesante dal punto di vista fisico, la condizione le riesce a trovare con un po’ più di fatica. Ci siamo messi d’accordo con lui e con lo staff che valuteremo di volta in volta. Sarà lui a dirci di volta in volta quando è possibile utilizzarlo. Soffre le gare troppo verticali, bisognerà capire quando potrà esserci utile”. 

Infortunati – “Lombardi e Venuti si sono allenati a parte anche oggi ma dovrebbero esserci. Brignola ha fatto la differenza nelle due gare con Chievo e Sampdoria, ma avendo 19 anni dobbiamo prestare la massima attenzione nella sua gestione. Bisogna gestirlo sapendo che non si deve scoraggiare quando arrivano prestazioni sottotono e non deve disperarsi se non fa la differenza come fatto con la Samp. Sarebbe un errore per noi sia questo, che non prenderlo in esame in maniera completa solo perché ha 19 anni”. 

Involuzione – “Confermo il fatto che la squadra non mi è piaciuta nel secondo tempo a Bologna, dove non ha avuto una reazione veemente. C’era qualcuno che non era brillante perché forse aveva saltato troppi allenamenti. Sull’uno a zero abbiamo avuto una chance per l’uno a uno con Coda sulla spizzata di Costa. Dobbiamo diventare anche più forti degli episodi. Abbiamo preso un palo clamoroso e un gol stupido, ma il risultato si poteva ribaltare. Con la Samp c’è stata una risposta emotiva e abbiamo vinto, a Bologna no. E abbiamo perso”. 

Mercato – “Sullo stato e sull’avanzamento delle trattative non sono aggiornato perché devo pensare al campo, ma il mercato è difficile per chiunque, a maggior ragione per il Benevento che è ultimo e si scontra con la volontà di molti calciatori di accettare l’ultimo posto. In un mercato così lungo, con tutti gli operatori di mercato che ci sono nel calcio, a volte prendere giocatori può essere un vantaggio e altre volte no”. 

Diabatè – “E’ un po’ indietro sul piano della condizione ed è stato lui stesso a dirlo. Il primo giorno ci disse proprio questo, ma è anche vero che per il ruolo che occupa dieci minuti possono essere già abbastanza per darci una mano. A Torino verrà in panchina, e poi piano piano cercheremo di portarlo a una condizione ideale. Nelle partitelle ci siamo già resi conto che è un giocatore molto forte”. 

Avversari – “Sarà una gara diversa rispetto a quella di Bologna, contro una squadra che ha investito qualcosa in più sul mercato. Tuttavia non posso tener troppo in considerazione il valore degli avversari perché noi dobbiamo cercare di fare punti contro tutti, avendo umiltà nell’affrontarli ma anche avendo voglia di attaccare e fare qualche impresa. Con la Samp abbiamo fatto un’impresa ma non abbiamo rubato nulla. Con un po’ di coraggio in più queste squadre non dico che le puoi battere, ma puoi fare risultato”. 

Belec – “Lo vedo tranquillo. Dico sempre che chi sbaglia di più è l’allenatore, dunque io l’errore tecnico dal calciatore lo accetto perché fa parte del gioco e della vita. Ciò che non accetto è quando non si dà tutto. Lui è un ragazzo che dà tutto, non sono neanche sicuro che abbia commesso un errore lui a Bologna. Era un calcio piazzato, e ieri la Samp ha rischiato di prendere un gol simile con la Roma, e in porta c’era Viviano che è un calciatore della Nazionale. Ora dobbiamo capire perché abbiamo preso gol su calcio piazzato due volte nella stessa gara, in serie A sta diventando una cosa sempre più frequente. Se sta bene gioca Belec”.

 

 

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