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Il derby degli ex, Papa: da bandiera del Vitulano a colonna del Gianni Loia

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Tocco Caudio (Bn) – Il countdown sta per terminare. Si entra in apnea. In Valle Vitulanese sabato c’è il derby di Prima Categoria. Una sfida dai tantissimi ex, una partita speciale per molti, una gara particolare anche per Vincenzo Papa. La colonna del Gianni Loia, amatissimo dalla gente di Tocco Caudio per le sue qualità umane e calcistiche, non ha mai rescisso il cordone ombelicale che lo lega con Vitulano e la sua gente, mantenendo intatto l’affetto e la stima verso i colori neroverdi.  La “madre di tutte le partite” non avrebbe bisogno di valore aggiunto. Il derby della Valle Vitulanese, è già così pieno di storie, significati e importanza che è di gran lunga il match più importante e sentito per un calciatore. Eppure il confronto di sabato, in programma al Comunale di Vitulano, ha un protagonista in più. Si tratta di Papa, oggi capitano del Gianni Loia ma in un passato “bandiera” in casa neroverde. Il difensore a Vitulano è cresciuto e si è fatto uomo e per questo vivrà momenti di emozione all’ingresso in campo delle due squadre.

Quattro anni in maglia neroverde, gioie e dolori, qualche campionato vinto: cosa ti ha lasciato la piazza di Vitulano?

Sia calcisticamente che umanamente mi ha lasciato moltissimo. Arrivai al Vitulano poco più che un ragazzino e mi sono arricchito molto, sono cresciuto calcisticamente ed umanamente. Porterò sempre con me quegli anni stupendi. Sono e rimarrò tifoso del Vitulano qualsiasi sia la rosa, la guida tecnica e la compagine societaria.

Il ricordo e la partita più bella in maglia neroverde?

Tantissime battaglie ricordo con piacere. Forse la più bella dal punto di vista dei ricordi è quella dello scontro diretto a Pietrelcina dove vincemmo 3 a 1 e di fatto chiudemmo la pratica campionato. Ricordo, in quella giornata piovosa, un tifo di un’altra categoria.

In quegli anni il gruppo a Vitulano era molto unito, ti senti ancora con qualche compagno dell’epoca e chi è stato per te la persona che ti ha aiutato di più?

La forza di quella squadra era un’unità di gruppo associata a giocatori di livello altissimo. Mi sento e mi vedo spesso con quasi tutti i compagni ed amici di allora. Qualcuno lo incontrerò domenica da avversario. Ripeto, avendo tanti amici, un po’ tutti mi hanno lasciato qualcosa. Calcisticamente uno su tutti è Antonio Falluto. Un centrocampista adattato in difesa. Intelligenza tattica, astuzia, acume e lettura della gara. Ci siamo divertiti in quegli anni. Anche attraverso le simpatiche provocazioni che riservavamo agli attaccanti avversari. Poi quando parlo di Vitulano Calcio non posso non menzionare due uomini veri di sport che purtroppo ci hanno lasciati.  Gianfranco Matarazzo e il maresciallo Luigi Matarazzo. Due esempi di calcio professionistico applicati al dilettantismo.

Hai qualche aneddoto particolare che possa ricordare la memoria di questi due assi portanti della Polisportiva Vitulano?

Si, Gianfranco era una persona precisa, decisa, schietta. A volte avevamo anche divergenze e ne parlavamo schiettamente. Ho un rammarico, ci promettemmo che un giorno avrei di nuovo giocato con lui. Il maresciallo era un pilastro. Uno che trainava, che lavorava gratuitamente per la squadra instancabilmente. Persona d’altri tempi. Purtroppo non ci sono più uomini di sport di quel calibro.

Parlando di Gianni Loia: l’impatto con la Prima Categoria, obiettivi e partita di sabato.

Il Gianni Loia sta facendo il campionato che si aspettava di fare. La strada è lunga e piena di ostacoli. Questo ci piace molto. Nelle avversità riusciamo a dare il meglio di noi. Sabato sarà una partita in cui si affronteranno due squadre e società amiche. Obiettivi diversi. Sarà una partita come tutte le altre, loro hanno oltre che i favori del pronostico anche un’attitudine alla categoria diversa dalla nostra e giocano in casa. Ripeto, il campionato è lungo e ci sono tantissimi punti in ballo. Noi battaglieremo sempre e contro chiunque fino all’ultimo sgomberi di mente e senza assilli. Un abbraccio all’amico Tommaso ed un augurio di pronta guarigione.

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